Legge Bilancio, dopo ok finale Camera si passa al Senato. Nel testo lotteria scontrino e gara SuperEnalotto

Con 290 voti favorevoli e 118 contrari, la Camera ha approvato il ddl Bilancio, che passa ora al Senato per l’esame in seconda lettura. Nel testo licenziato dalla commissione Bilancio di Montecitorio due articoli che riguardano il comparto dei giochi.

Lotteria dello scontrino. Dal 1* gennaio 2018 i contribuenti che effettueranno acquisti di beni e servizi potranno partecipare all’estrazione a sorte di premi attribuiti nel quadro di una lotteria nazionale. Entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della manovra sarà emanato un apposito regolamento per disciplinare le modalità tecniche relative alle operazioni di estrazione, l’entità e il numero dei premi messi a disposizione. Per partecipare all’estrazione sarà necessario che i contribuenti, al momento dell’acquisto, comunichino il proprio codice fiscale all’esercente e che quest’ultimo trasmetta all’agenzia delle Entrate i dati della singola cessione o prestazione. Non solo, durante l’esame in sede referente è stato approvato l’emendamento Boccadutri (Pd) che prevede di “incentivare l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici da parte dei consumatori aumentando del 20% la probabilità di vittoria, rispetto alle transazioni effettuate mediante denaro contante, per le transazioni effettuate attraverso strumenti che consentano il pagamento con carta di debito e di credito”.

Gara per il SuperEnalotto. Con il bando di gara per il SuperEnalotto si dovrà individuare una “qualificata impresa con pregresse esperienze nella gestione o raccolta di gioco ovvero in possesso di una capacità tecnico-infrastrutturale non inferiore a quella richiesta dal capitolato tecnico, con sede legale in uno degli Stati dello Spazio economico europeo, munita di idonei requisiti di affidabilità tecnica ed economica, scelta mediante procedura di selezione aperta, competitiva e non discriminatoria”. Condizioni “essenziali” della procedura sono: durata della concessione di nove anni, non rinnovabile; selezione basata sul criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e, quanto alla componente prezzo, base d’asta, per le offerte al rialzo, di 100 milioni di euro; versamento del prezzo indicato nell’offerta del concorrente risultato primo in graduatoria, nella misura del 50 per cento all’atto dell’aggiudicazione e della quota residua all’atto dell’effettiva assunzione del servizio del gioco da parte dell’aggiudicatario; aggio per il concessionario pari al 5 per cento della raccolta con offerta al ribasso; obbligo di aggiornamento tecnologico del sistema della rete e dei terminali di gioco secondo standard qualitativi che garantiscano la massima sicurezza ed affidabilità.

Come anticipato più volte da Agimeg, durante l’esame a Palazzo Madama sarà affrontato il nodo giochi, che alla Camera non ha trovato spazio. Il testo della legge di Bilancio inizierà però il suo iter in Senato dopo il referendum del 4 dicembre. dar/AGIMEG