Israele, Ministro delle Finanze contro apertura casinò. Il mercato dell’azzardo vale 2,5 miliardi di dollari all’anno

“Finche’ sarò Ministro delle Finanze non verrà aperto alcun casinò in Israele”. Non lasciano spazio a interpretazioni le parole del ministro delle Finanze israeliano Moshe Kahlon, che si è scagliato contro l’industria del gioco d’azzardo legale e ha promesso che fino a quando controllerà il Tesoro, nessuna nuova casa da gioco sarà costruita nel Paese. Kahlon ha anche immediatamente respinto l’idea di costruire un casinò in Israele per attirare i turisti. Attualmente nel Paese il gioco d’azzardo legalizzato è gestito da due operatori, Toto che è responsabile per i giochi connessi allo sport, e Mifal Hapayis, che sovrintende lotterie, gratta e vinci e macchine da gioco. Numeri alla mano, l’industria dell’azzardo in Israele ha mosso 2,5 miliardi di dollari  nel 2015. I profitti del settore sono destinati per finalità pubbliche come l’istruzione, centri comunitari e palazzetti dello sport. lp/AGIMEG