Ippica: Verducci (Pd) presenta interrogazione su erogazione montepremi e gestione personale

“Procedere in tempi brevi all’erogazione completa dei Montepremi, al fine di far ripartire il circuito dell’indotto ippico, necessario per il funzionamento complessivo dell’intero settore” ippico: è quanto chiede il senatore del Pd Francesco Verducci. In un’interrogazione rivolta al ministro delle Politiche agricole, il senatore chiede inoltre di sapere “quali iniziative urgenti intenda adottare per garantire una corretta gestione dell’intero settore ippico e del personale addetto al controllo disciplinare delle corse, al fine di assicurare l’autonomia, l’indipendenza e il riconoscimento della professione di giudice ippico e per una riforma adeguata e moderna del sistema delle scommesse e del doppio totalizzatore, ripensando l’equiparazione dell’ippodromo ai casinò”. Verducci ricorda che “con il decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, è stato introdotto un contributo statale di sostegno al comparto pari a 150 milioni di euro per l’anno 2010, ridotto a 129 milioni per il 2011 e a 40 milioni per il 2012. A fronte della diminuzione del contributo statale, gli introiti, derivanti da codesto settore sono stati, invece, considerando il solo 2009, di 96 milioni di euro per le casse dell’erario, 11 milioni per l’Amministrazione autonoma monopoli di Stato e 58 milioni complessivamente tra Iva, Irpeg e Irpef; come annunciato dal Ministro dell’agricoltura, sono stati stanziati circa 32,5 milioni di euro per coprire i debiti ex ASSI nei confronti degli ippodromi. La struttura del settore ippico tuttavia non è composta esclusivamente dagli ippodromi: si tratta, infatti, di una filiera complessa comprendente guidatori, allenatori, proprietari, artieri, maniscalchi, fornitori di materie prime, veterinari e, per conto dell’amministrazione pubblica, funzionari; le suddette categorie, esclusi ippodromi e funzionari, sono retribuiti attraverso il Montepremi, che non rientra nei succitati 32, 5 milioni di euro. Il controllo delle corse spetta al “giudice ippico”, il quale dal 2008 è stato inquadrato giuridicamente dall’UNIRE come “funzionario onorario”, essendo l’ente impossibilitato a concedere ulteriori proroghe dei contratti di collaborazione coordinata e continuativa in essere. La figura del “funzionario onorario” è qualificata dal carattere residuale della sua previsione giurisprudenziale e dalla temporaneità dell’incarico; è evidente che così configurata è del tutto inidonea ad assolvere la funzione che organicamente e sistematicamente viene resa dai giudici ippici al Ministero; la controversia pendente dinanzi al giudice del lavoro di Roma non a caso è volta all’accertamento della configurazione giuridica del rapporto in essere tra i funzionari in oggetto e il medesimo Ministero”. rov/AGIMEG