Ippica, servizio studi Senato su ddl competitività: “Governo delegato a rivedere normativa del settore entro 12 mesi”

“L’articolo 15, modificato nel corso dell’esame presso la Camera dei deputati, delega il Governo, entro il termine di dodici mesi, al riordino e alla riduzione degli enti, delle società e delle agenzie vigilati dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, alla revisione della normativa del settore ippico nazionale (secondo un’aggiunta introdotta dalla Camera) nonché alla revisione della legge n. 30 del 1991 in materia di riproduzione animale”. Lo rileva il servizio studi del Senato, nel dossier che accompagna il disegno di legge recante Deleghe al governo e ulteriori disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitività dei settori agricolo e agroalimentare, nonché sanzioni in materia di pesca illegale, giunto alla sua terza lettura. I tecnici di Palazzo Madama evidenziano che la delega al governo dovrà prevedere “per i primi cinque anni dalla costituzione dell’organismo in questione, una qualificata partecipazione di rappresentanti dei Mipaaf e del Mef negli organi gestionali. Il comma 3, inserito durante l’esame presso la Camera dei deputati, prevede il riordino delle competenze ministeriali in materia di ippica, incluse quelle riguardanti i diritti televisivi relativi alle corse (anche estere), la disciplina delle scommesse, la permanenza degli attuali livelli di gettito da destinare al finanziamento della filiera, attraverso la riduzione delle aliquote da destinare all’Erario, un aumento della raccolta e l’introduzione della tassazione sul margine per le scommesse a quota fissa oltre all’istituzione di un organismo cui demandare le funzioni di organizzazione degli eventi ippici e di rendicontazione e ripartizione delle risorse provenienti dalle scommesse e dai finanziamenti statali previsti; essa dovrà avvenire compatibilmente con la normativa europea. Compatibilmente con la normativa europea, si prevederà anche che le quote di prelievo sulle scommesse sulle corse dei cavalli destinate al settore ippico, nonché le altre risorse destinate all’ippica dalla normativa vigente, siano assegnate al costituendo organismo ad esso saranno anche conferiti gli stanziamenti attualmente iscritti nel bilancio del Mipaaf in materia ippica, dopo essere stati rideterminati e tenuto conto delle funzioni trasferite, stabilendo comunque una riduzione degli oneri a carico della finanza pubblica pari al 20 per cento nel primo anno successivo alla costituzione del medesimo organismo, al 40 per cento nel secondo anno, al 60 per cento nel terzo anno e all’80 per cento nel quarto anno. A decorrere dal quinto anno successivo alla costituzione dello stesso organismo, al relativo finanziamento si provvederà, oltre che con i prelievi e con le risorse di legge, con le quote di partecipazione versate annualmente dai soci”. dar/AGIMEG