Ippica: Sen. Gaetti (M5s), Ddl su riordino enti vigilati dal Mipaaf e soppressione UNIRELAB

“Il presente disegno di legge reca la delega al Governo per l’emanazione, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge, di uno o più decreti legislativi relativi al riordino degli enti vigilati dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. L’obiettivo del conferimento della delega per il riordino degli enti vigilati è duplice: da un lato favorire una maggiore efficienza del sistema, quindi un miglior coordinamento tra gli enti, ai fini statistici e di programmazione, dall’altro quello di conseguire significativi risparmi di spesa dall’attuazione dei criteri direttivi previsti, in particolare, azzerando le spese relative agli organi di vertice, riducendo progressivamente il personale complessivamente impiegato e il ricorso a contratti a tempo determinato con soggetti esterni all’amministrazione.” E’ quanto scrive il senatore del M5S Gaetti, che ha presentato un disegno di legge per il riordino, la soppressione e la riduzione degli enti vigilati dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. “L’intervento è necessario per ottenere un contenimento ed una migliore razionalizzazione della spesa pubblica – aggiunge – La previsione nell’intervento regolatorio di delega di specifici criteri di nomina che garantiscano la comprovata qualificazione degli organi degli enti vuole risolvere la mancanza, nelle attuali disposizioni, di specifici requisiti di trasparenza e di merito. Anche l’ottimizzazione, nell’utilizzo delle risorse umane, strumentali e finanziarie da parte degli enti è legata ai principi della spending review, ed alla necessità di un’oculata gestione finanziaria che necessita di un più razionale utilizzo dei beni (ad esempio utilizzare, regolamentandone l’uso, gli immobili di proprietà evitando le locazioni passive), e di fare ricorso alle professionalità interne agli enti escludendo, come oggi spesso si verifica, assunzioni di personale fuori ruolo anche a tempo determinato ed il ricorso a consulenze esterne, che comporta un aumento indiscriminato della spesa pubblica. Significativi risparmi potranno inoltre derivare sul fronte della logistica attraverso la riduzione della presenza sul territorio in particolare degli enti di ricerca, che potrà essere prevista almeno a livello interregionale. Si prevede comunque che metà dei risparmi ottenuti potrà essere destinata ad attività necessarie al rilancio del comparto, al fine di produrre maggiore crescita economica”. E nel settore ippico Gaetti chiede “la soppressione delle strutture operanti nel settore del controllo antidoping ed al conseguente trasferimento delle funzioni” ad altri poli di controllo. “La struttura operativa interessata è UNIRELAB Srl, unipersonale (costituita nel 2003) che, a seguito della soppressione dell’Agenzia per lo sviluppo del settore ippico – ASSI (ex Unione nazionale per l’incremento delle razze equine – UNIRE) che ne deteneva l’intera partecipazione, allo stato, è a totale partecipazione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per conto del quale opera nell’ambito della medicina forense veterinaria, offrendo una serie di servizi diagnostici ai privati. Il numero dei dipendenti – si legge nella relazione – stando ai dati del 2013, è pari a trentadue unità di cui ventinove a tempo indeterminato e tre a tempo determinato per una spesa totale annua pari a circa 1,7 milioni di euro. In ogni caso è previsto che il personale sarà inquadrato sulla base di un’apposita tabella di corrispondenza da de-finire in sede di emanazione dei decreti legislativi e comunque con la conservazione del solo trattamento economico fondamentale, mentre le voci accessorie saranno uniformate a quelle erogate per le corrispondenti figure del comparto ministeri. È quindi possibile prevedere, grazie alle economie di scala e di scopo derivanti dalla predetta incorporazione nelle strutture ministeriali, risparmi anche rispetto al costo del personale, nel breve periodo con particolare riferimento a quello a tempo determinato il cui costo è stato pari a 85.000 euro nel 2013. Dalla sua soppressione si conseguirebbe in ogni caso l’azzeramento delle spese per la governance che ammontano a circa 180.000 euro annui”. im/AGIMEG