Ippica: nasce nuovo Comitato per scongiurare fallimento filiera

Nasce il nuovo Comitato Ippico Nazionale per scongiurare il fallimento del comparto dopo la decisione del Governo di tagliare altri 20 milioni di euro nel finanziamento previsto dalla Legge di Stabilità. Il CIN, costituito dalle categorie ippiche del galoppo, del trotto, dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori ippici e dalle
società di corse che gestiscono gli ippodromi, si pone l’obiettivo di istituire una ‘governance’ del settore partecipata che rimuova i blocchi e i vincoli burocratici, ideare un piano strategico del settore ed evitare il taglio previsto dalla legge di Stabilità puntando ad ottenere almeno le risorse dell’anno scorso. Il Comitato ha chiesto “con urgenza” un incontro al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, per esporre la drammatica situazione del settore ippico
italiano: “il taglio previsto – ha spiegato Stefano Marzullo, a.d. di Trenno – è assolutamente trasversale, all’ intero comparto ippico. Negli ultimi cinque anni, i numeri sono scesi drasticamente: un calo del 40 per cento per le corse e del 55 nel montepremi. Siamo stati più volte tacciati di non essere un interlocutore unico per le
istituzioni. Ora siamo nella stessa barca, una barca che
rappresenta l’ippica italiana, professionisti del comparto e gli
amatori. Il nostro è un grido d’aiuto, per scongiurare il default e il fallimento dell’ippica“. “Sono molto felice che si sia
trovata un’unità di intenti nel mondo dell’Ippica. Dobbiamo
ricordare al governo che negli ultimi anni ci hanno tolto 100
milioni di euro. Una quota che andava ripartita, ma è stata solo
l’ippica a pagare – ha aggiunto Isabella Asti Bezzera,
presidente ANAC, Associazione Nazionale Allevatori Cavalli
purosangue – . Senza una riforma delle scommesse il gioco non potrà essere rilanciato e anche la quota montepremi sarà ridotta. Dobbiamo chiedere almeno una quota montepremi fissa”. dar/AGIMEG