Ippica, Formigoni (Ncd) su ddl competitività: “Testo torna in Senato con alcune modifiche, ma impianto resta valido”

Torna in commissione Agricoltura al Senato per la terza lettura il disegno di legge recante Deleghe al governo e ulteriori disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitività dei settori agricolo e agroalimentare, nonché sanzioni in materia di pesca illegale. Durante l’ultima seduta il presidente Formigoni (Ncd), in qualità di relatore, illustra il provvedimento evidenziando che “dopo l’approvazione da parte della Camera il testo contiene una notevole serie di modifiche rispetto a quello approvato dal Senato, tali da configurare un impianto in parte diverso, pur confermandone la validità e molte scelte fondamentali”. Il senatore si sofferma in particolare sul nuovo articolo 15 – corrispondente all’articolo 9 del testo originario – che contiene modifiche di “notevole rilievo. In primo luogo, cambia in parte l’oggetto della delega conferita al Governo, riguardante il riordino (e non più anche la riduzione) di enti, società e agenzie vigilati dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, il riordino dell’assistenza tecnica agli allevatori, cui è stata aggiunto il riassetto di finanziamento e gestione del settore ippico nazionale. Rileva che quanto ai criteri della delega per il  riordino degli enti, il comma 2 ne modifica alcuni, tra i quali, alla lettera a), è individuata la revisione delle competenze e il riordino anche a seguito dell’attuazione della disciplina introdotta in generale per la pubblica amministrazione, con modalità di chiamata pubblica atte a garantire indipendenza, onorabilità, assenza di conflitti di interessi, incompatibilità di cariche politiche e sindacali dei componenti. Alla lettera e) si prevede ora il riordino del sistema dei controlli nel settore agroalimentare, pur restando confermate la razionalizzazione o la soppressione di AGECONTROL, anche mediante trasferimento delle quote societarie al Ministero delle politiche agricole o ad Agenzie da esso vigilate, mentre sono stati soppressi i criteri del testo originario aventi ad oggetto la predisposizione di strumenti propedeutici alla riorganizzazione della società SIN, il riordino del settore della ricerca agroalimentare, la razionalizzazione dei servizi creditizi e finanziari alle imprese del comparto mediante riorganizzazione di ISMEA e ISA. La lettera f) prevede un nuovo criterio, relativo alla revisione della normativa riguardante l’Ente nazionale risi e alla sua organizzazione”. Formigoni segnala che “il comma 3 dell’attuale testo è nuovo e direttamente correlato alla nuova delega, in merito al riassetto del settore ippico nazionale, di cui la disposizione in esame contiene i criteri direttivi, elencati dalle singole lettere. La lettera a) dispone il riordino delle competenze ministeriali in materia di ippica, incluse quelle riguardanti i diritti televisivi relativi alle corse, la disciplina delle scommesse, la permanenza degli attuali livelli di gettito da destinare al finanziamento della filiera, la riduzione delle aliquote da destinare all’Erario a fronte di un eventuale aumento della raccolta delle scommesse. La lettera b) prevede l’individuazione di un organismo cui demandare le funzioni di organizzazione degli eventi ippici, di rendicontazione e ripartizione delle risorse provenienti dalle scommesse e dai finanziamenti statali, oggetto rispettivamente delle lettere d) ed e), garantendo una rappresentanza delle diverse categorie degli operatori del settore nella struttura organizzativa. La lettera c) stabilisce, per detto organismo, una qualificata partecipazione, per i primi cinque anni, di rappresentanti dei Ministeri delle politiche agricole alimentari e forestali e dell’economia e delle finanze negli organi gestionali e un successivo apposito organo di vigilanza sulla gestione dello stesso. I criteri direttivi della delega concernente il riordino dell’assistenza tecnica agli allevatori e la disciplina della riproduzione animale, oggetto dell’attuale comma 4, sono stati modificati sia con la soppressione della funzione di tenuta del libro genealogico delle razze equine sportive alle relative associazioni di allevatori, sia con la modifica, nell’attuale lettera f), riguardante la possibilità di integrare il finanziamento statale finalizzato alle attività gestionali dei libri genealogici mediante fonti di autofinanziamento delle organizzazioni riconosciute. E’ inoltre stata introdotta una lettera g), che prevede l’accessibilità dei dati necessari per la prestazione dei servizi di consulenza aziendale da parte degli organismi riconosciuti, pubblici o privati. All’articolo in questione è stato aggiunto un ultimo comma 9, mirato a consentire l’omogenea armonizzazione dei sistemi contabili tramite gli organismi pagatori regionali, relativamente alla gestione fuori bilancio dei fondi PAC e dei correlati aiuti nazionali”. dar/AGIMEG