Ippica, Castiglione (sottosegr. Mipaaf): “Modifiche allo statuto dell’Associazione italiana allevatori non concordate preventivamente. Lavoriamo per riforma settore in ddl competitività”

“Le modifiche dello Statuto dell’Associazione italiana allevatori non sono state concordate preventivamente con il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ma sono scaturite da autonome iniziative in un contesto di revisione normativa sia a livello nazionale che a livello europeo”. Risponde così in Aula alla Camera il sottosegretario per le Politiche agricole, alimentari e forestali, Giuseppe Castiglione, ad un’interrogazione presentata dal M5S sulle modifiche allo statuto dell’Associazione italiana allevatori. Nel testo della sua risposta, Castiglione precisa che “oltre alla normativa europea di riferimento, in fase di revisione complessiva attraverso la prossima approvazione di un regolamento di insieme sulla materia, anche la legge quadro sulla riproduzione animale, ovvero la legge n. 30 del 1991, necessita di una revisione, anche a seguito dei progressi che si sono registrati sulla conoscenza del genoma animale e nella selezione del germoplasma. Proprio per questo, tra i princìpi di delega al Governo delineati dal disegno di legge cosiddetto collegato agricolo (ddl competitività, ndr), attualmente all’esame della commissione Agricoltura del Senato e che ha visto un impegnativo dibattito anche in commissione Cultura alla Camera, sono previsti tra l’altro la riorganizzazione del sistema, finalizzata al raggiungimento degli obiettivi stabiliti dalla politica agricola comune e dalle norme nazionali in materia, e la definizione con provvedimento del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali delle modalità di accesso ai dati raccolti da parte di terzi. Questi aspetti, unitamente ad altri, consentiranno di qualificare e liberalizzare il servizio, tenendo conto della necessità di salvaguardare la biodiversità di cui si parla nell’interrogazione, la corretta gestione del patrimonio genetico delle razze di interesse zootecnico, il benessere animale e la valorizzazione delle produzioni di qualità”. dar/AGIMEG