Ippica, Castiglione (Mipaaf), Nel 2012 al settore destinati solo 32 milioni

All’inizio della risposta all’interpellanza sulla crisi dell’ippica, il sottosegretario del Mipaaf Giuseppe Castiglione ha anche riassunto i fattori che hanno determinato l’attuale situazione: ” In passato il prelievo sulle scommesse – destinato integralmente all’Unire, poi Assi – consentita di trarre risorse sufficienti a tutte le categorie del settore. Con l’introduzione di nuovi giochi, il gettito su tali prodotti è costantemente calato, non consentendo più di garantire idonee risorse alla filiera. Sono intervenute apposite leggi per trovare risorse specifiche alternative (come la legge 2 del 2009 che ha previsto da un lato il ricorso a quota parte delle entrate erariali e extra-erariali dei giochi, dall’altro la rideterminazione delle aliquote degli apparecchi da intrattenimento destinando le maggiori entrate al settore ippico)”. E quindi ha ricordato le somme destinate al settore negli ultimi esercizi: “Mentre nel 2009 e nel 2010 questo contributo è stato quantificato in 150 milioni di euro, nel 2011 sono stati stanziati solamente 129 milioni, nel 2012 appena 32 milioni”. Ma il taglio delle risorse non è stato l’unico fattore scatenante della crisi: “Alle minori disponibilità che hanno strutturalmente compromesso l’equilibrio del bilancio del 2012, si è aggiunta un’imprevista mancanza di liquidità finanziaria dovuta alla soppressione dell’Assi, e alla mancata anticipazione della concessione di cassa da parte dell’Istituto Tesoriere che in passato aveva consentito di fronteggiare situazioni analoghe di emergenza”. Il sottosegretario Castiglione ha fatto riferimento alla vicenda dei minimi garantiti – la quota di prelievo erariale minimo che le agenzie delle scommesse avrebbero dovuto assicurare – pagamenti di fatto paralizzati con il Lodo di Maio del 2004 e che sì è tentato di sbloccare imponendo una compensazione con la legge 135 del 2012. “Inoltre ha contribuito il mancato trasferimento di quanto vantato al Mipaaf di importi assolutamente rilevanti relativi a prelievi non versati dai concessionari delle scommesse”. Tali crediti vantati dal Mipaaf “sono stati quantificati in 97 milioni di euro”. gr/AGIMEG