Imu Squitieri (Corte Conti), Finora 33 istanze per sanatoria, nessuna da parte dei concessionari dei giochi

“Al 23 settembre sono state presentate 33 istanze”, per usufruire della sanatoria prevista dal decreto sull’Imu per i contenziosi pendenti di fronte alla Corte dei Centi, ma “nessuno da parte dei concessionari dei giochi”. E’ quanto ha detto nel corso dell’audizione presso le commissioni Bilancio e Finanze della Camera Raffaele Squitieri, presidente aggiunto della Corte dei Conti. La norma in questione è quella che consentirebbe ai concessionari degli apparecchi da intrattenimento di chiudere la vicenda delle maxipenali newslot, la Corte dei Conti della Regione Lazio, nel febbraio 2012, ha condannato le 10 compagnie storiche a versare una penale complessiva di 2,5 miliardi di euro . Squiteri ha spiegato che le istanze presentate fino a ieri raggiungono “un valore complessivo di 270mila euro, di cui 70mila destinabili al gettito dello Stato”, e ha quindi sottolineato che il perimetro delle norma è “più ampio di quello finora ipotizzato, può ricomprendere non solo i concessionari dei giochi, ma anche altri soggetti che si sono resi responsabili di altri danni”. Ha quindi sottolineato che non è anormale la scarsa adesione che la norma ha avuta finora, “tutti tendiamo a ritardare i pagamenti fino a quando è possibile”.

Imu, Squitieri (Corte Conti), Possibile una sanatoria del 100% della condanna, serve un limite massimo

 

Esistono “Dubbi sull’interpretazione” della sanatoria sui contenziosi pendenti di fronte alla Corte dei Conti prevista dal decreto sull’IMU, “vista la sovrapposizione di norme” con la disciplina dettata dalla Finanziaria del 2006 e richiamata nell’art. 14 del decreto. Lo ha spiegato Raffaele Squitieri, presidente aggiunto della Corte dei Conti, nel corso dell’audizione presso le Commissioni Bilancio e Finanze della Camera. Per Squitieri è necessario prevedere “un limite massimo della sanzione: la vecchia Finanziaria prevedeva un limite massimo del 30%”. Con la sanatoria prevista dal decreto sull’Imu in via ipotetica “si potrebbe arrivare a una condanna del 100%, con le ovvie ripercussioni sul raggiungimento degli obiettivi di gettito prefissati”. Squitieri ha quindi caldeggiato l’adozione di “un limite massimo in sede di conversione del decreto”,come quella del 30% fissata nella Finanziaria 2006.

 

Imu, Squitieri (Corte Conti), Possibilità che concessionari aderiscano sono minimali

 

“La possibilità che concessionari aderiscano è minimale” ha detto il presidente aggiunto della Corte dei Conti Raffaele Squitieri, nel corso dell’audizione presso le commissioni Bilancio e Finanze della Camera.IL riferimento è alla norma contenuta nel decreto sull’Imu che consente di risolvere alcuni contenziosi pendenti di fronte alla Corte dei Conti con una sanatoria. Squitieri ha ricordato le perplessità che hanno mostrato i concessionari: “La Corte” ha commentato, ” non può prevedere se le compagnie vogliano aderire o meno. Certo, una percentuale più bassa avrebbe favorito le adesioni, ma queste sono valutazioni che spettano al Parlamento e non alla Corte”.

Imu, Squitieri (Corte Conti), Dubbi su una sanatoria concessa attraverso un decreto

 

La Corte dei Conti ha “Perplessità sul fatto che si intervenga con un decreto su una sentenza già emessa”. Lo ha detto Raffaele Squitieri nel corso dell’audizione sul decreto Imu che si è tenuta stamattina presso le Commissioni Bilancio e Finanze della Camera, riferendosi alla sanatoria su alcuni contenziosi pendenti di fronte al giudice contabile. Squitieri ha tuttavia ricordato che la questione è stata già sollevate di fronte alla Corte Costituzionale, all’epoca della sanatoria prevista dalla Finanziaria 2006. La Consulta ha tuttavia riconosciuto la costituzionalità di un simile intervento. “La Corte Costituzionale ha fissato dei paletti, e i limiti in questo caso sono stati sostanzialmente osservati” ha commentato ancora Squitieri, sottolineando che in ogni caso con questa norma “gli effetti di una sentenza forse non vengono propriamente smontati, ma quantomeno ridimensionati attraverso un decreto”. Per il Presidente aggiunto, tuttavia c’è un effetto positivo: “la norma consente di incassare rapidamente almeno una parte della condanna. La Corte oltretutto ha grossi problemi a far eseguire le sentenze, anche perché non ha un potere diretto, ma si limita a tallonare l’Amministrazione per ottenere l’adempimento”. gr/AGIMEG