Scommesse, per le commissioni tributarie di Latina e Mantova imposta unica non dovuta dai ctd Stanleybet

Nessuna imposta Unica per le agenzie di scommesse collegate a bookmaker esteri privi di concessione. Così hanno stabilito le commissioni tributarie di Latina e Mantova, riconoscendo il ruolo di intermediazione per due centri Stanleybet.  Pronunce che si distanziano dalle precedenti, nello storico contenzioso tra il bookmaker inglese e l’Agenzia delle dogane che in oltre 600 procedure per il recupero dell’imposta unica  ha accertato una base imponibile sottratta a tassazione pari a quasi 300 milioni di euro. “Il centro  si limita a mettere a disposizione dello scommettitore lo strumento di comunicazione per conoscere la proposta di scommessa. L’obbligazione tributaria deve fondarsi sulla verifica di due elementi concorrenti: qualificazione del soggetto e localizzazione della giocata, riservando al soggetto proponente (il gestore dell’agenzia, ndr) una funzione ausiliaria». Confermato quindi il giudizio di delle commissioni tributarie di Mantova, per i quali il ruolo di Stanleybet si concretizza nel fornire personale, locali e attrezzature necessarie per la raccolta, senza assumere il rischio delle scommesse. Per questo i Ctd non possono essere considerati soggetti passivi dell’imposta.. lp/AGIMEG