“Il gioco è bello quando dura poco”, Maggi (SGI): “la nostra idea è di far diventare l’esercente un filtro tra slot e giocatore”

“Il tema del gioco è sicuramente rilevante nella società, ma dobbiamo interrogarci su come va affrontato e presentato. Noi di Sistema Gioco Italia da sempre lavoriamo al tema del gioco minorile, pensiamo agli interventi di contrasto a questo fenomeno. Il gioco non è insomma solo business” è quanto dichiarato dal vice presidente di Sistema Gioco Italia, Giovanni Emilio Maggi, nell’ambito del convegno “Il gioco è bello quando dura poco” in corso a Roma. “La regolamentazione deriva dalla necessità di intervenire su una situazione di illegalità che nel 2004 è stata quantificata in diverse centinaia di migliaia di apparecchi. Oggi la Commissione Antimafia ci dice che il mercato illegale fattura ancora almeno 23 miliardi l’anno e che esistono almeno 7000 punti di raccolta scommesse illegali. Il settore legale e autorizzato si confronta ogni giorno con questa situazione e contestualmente promuove il gioco responsabile, si dà regole su come fare pubblicità e comunicare l’offerta di gioco. Proponiamo soluzioni tecnologiche – ha concluso Maggi -, che disincentivino i giovani dal giocare alle slot. La nostra idea è insomma quella di introdurre l’intervento dell’esercente come filtro tra la slot e il giocatore. E’ con queste proposte che dimostriamo la nostra volontà di interloquire con le istituzioni. Il gioco è e deve restare una forma di divertimento, quando non lo è per noi diventa un problema. Noi siamo un’industria e vogliamo tutelare le imprese, ma non lo vogliamo fare a dispetto della salute dei cittadini”. lp/AGIMEG