ICE, Paolo Tavarelli (Pres. Cda SKS365 Group) ad Agimeg: “Fondamentale rendere il mercato legale conveniente rispetto all’illegale. Pronti ad ampliare la nostra rete di raccolta”

Dalla scelta di entrare nel mercato italiano regolato alla prossima gara per nuove concessioni di scommesse, passando attraverso l’evoluzione del settore: questi sono alcuni dei temi trattati, in maniera dettagliata, in un’intervista esclusiva rilasciata da Paolo Carlo Tavarelli (Presidente Cda di SKS365 Group) al direttore di Agimeg Fabio Felici. Planetwin365 è oggi una delle realtà più grandi, in tema di betting, presenti in Italia. La loro adesione alla Sanatoria prevista nella Legge di Stabilità del 2014 ha incrinato il muro degli operatori “.com”, muro che si sta sgretolando proprio dopo la prima “picconata” da parte di Planetwin365.

 

Poche parole e tanti fatti: è questo in estrema sintesi il modus operandi di Planetwin365, uno dei più grandi operatori internazionali presenti sul mercato italiano. E di iniziative concrete ne avete realizzate tante in questi anni.

“Ci piace più parlare con i fatti che attraverso proclami. E a tal proposito da anni avevamo manifestato la nostra volontà di entrare nel mercato italiano dalla porta principale. Come se ne è presentata l’occasione, nel senso che si sono realizzate delle condizioni delle quali avevamo più volte sottolineato la necessità, abbiamo subito attivato tutte le procedure per la regolarizzazione che ci ha portato ad essere uno dei primi operatori in Italia per numero di concessioni dirette. Ci tengo a sottolineare come la nostra adesione sia avvenuta incurante della mole di sentenze che avallavano l’operato dei centri commercialmente collegati a SKS365. Dico questo per far meglio comprendere la reale intenzione che avevamo di entrare nel sistema regolamentato italiano nonostante la giurisprudenza favorevole ottenuta ante sanatoria,è stato un grande investimento in termini non solo economici ma anche organizzativi e di risorse umane.

 

Ma quali erano queste condizioni per avere accesso al mercato italiano?

“Quella in assoluto più importante è stata il riconoscimento, con la precedente Legge di Stabilità, della figura dell’intermediario. Si trattava di una posizione professionale da tempo riconosciuta e presente in altri paesi, addirittura considerata fondamentale per la lotta ed il contrasto a quei reati che vengono commessi sfruttando il settore delle scommesse sportive, posizione che, come sottolineavo, non era prevista nell’ordinamento italiano. Inquadrando questa figura lo Stato ha di fatto finalmente colmato un vuoto normativo motivando il nostro cambio di strategia. Oggi, con l’avvento della tassazione sul margine, si è compiuto un altro importante passo in avanti, rendendo il mercato italiano molto competitivo rispetto a quello esteroconfermando inoltre la correttezza della nostra scelta. A mio avviso la prossima mossa da fare, per completare questo processo di adeguamento dell’offerta, dovrebbe essere quella di una completa liberalizzazione del palinsesto. Conosciamo benissimo l’importanza di un palinsesto all’altezza delle aspettative del giocatore tant’è che alcune iniziative di nostra innegabile paternità, come ad esempio l’introduzione delle scommesse “combo e multigoal”, sono oggi utilizzate da tutti gli operatori nel mercato italiano. Revisionare i limiti di giocata e liberalizzare l’introduzione di nuove tipologie di scommessa, renderebbe il mercato italiano sicuramente competitivo ed allineato all’offerta di altri paesi. Così facendo lo Stato renderebbe l’offerta di gioco legale più conveniente rispetto a quella considerata illegale, il giocatore non avrebbe più bisogno di guardarsi intorno e lo Stato vincerebbe definitivamente la sua battaglia.

 

E vista la vostra importanza in questo settore, come vi state preparando per la prossima gara?

“La carica dei 1001″: mi piace definire così l’approccio che avremo al prossimo bando di gara. Parteciperemo infatti in maniera massiccia per la conferma di tutti i nostri 1001 diritti. Siamo comunque pronti anche ad ampliare la rete. Qui in fiera stiamo riscontrando un considerevole numero di richieste da parte di titolari di agenzia, collegati ad altri operatori, che desiderano entrare a far del mondo Planetwin365”.

 

Insomma Planetwin365 è un marchio che tira?

“Sembrerebbe di sì, e non sono io a dirlo bensì i nostri clienti finali, e questo ci rende molto fieri, essere stati capaci di accontentare il consumatore ed igestori è un attestato concreto dell’ottimo lavoro svolto in questi anni.Partecipando al bando, ottenendo quindi una licenza a lungo termine, il nostro impegno sarà ancor più focalizzato sul valore della rete, con autentiche boutique delle scommesse utili a rispondere finalmente a quelle esigenze di sicurezza, eleganza, attenzione e comodità che rappresentano canoni sempre più richiesti dal mercato. ff/AGIMEG