ICE, gioco online, Rodano (ADM): “Giusto regolamentare responsabilmente la pubblicità invece di vietarla. Sulla liquidità internazionale, l’impatto maggiore si avrebbe su casinò, bingo e betting exhange, ma è difficile da inserire”

dai nostri inviati a Londra – “Il settore del gioco online in Italia è un mercato in fase di sviluppo, che, dopo qualche anno in contrazione è cresciuto”.  È quanto dichiarato da Francesco Rodano, a capo dell’online di ADM, nel corso di un convegno alla’Ice di Londra. “Lo scorso anno il ggr del gioco online è stato di 820 milioni di euro, in crescita rispetto al 2014, dopo cinque anni di calo – ha continuato Rodano -. Il 2016 è un anno importante che vede l’introduzione della tassa sul margine e la liberalizzazione del prodotto. Sono condizioni importanti che aiutano ad operare bene in Italia. In questi anni abbiamo dovuto combattere contro il mercato illegale e ora la battaglia sta dando i frutti, tanto che il mercato è in crescita. Con la Sanatoria, abbiamo portato parte del mercato illegale in quello regolamentato”. Riguardo il 2016, sarà un anno di rinnovi: “ci sarà la gara per la gestione del Lotto, quella per il rinnovo delle concessioni delle scommesse e per il gioco online. Per ora è partita la tassa sul margine e il primo “conto” per gli operatori sarà appunto sul margine e non sulla raccolta”. Rodano ha poi evidenziato come, negli ultimi tempi, il trend del mercato sia quello delle acquisizioni tra gli operatori. “Il mercato va verso il consolidamento – ha replicato Tirabassi della Ficom Leisure – e nel settore dell’online soprattutto non avremo tanti operatori. Pochi ma esperti”. Con l’ultima Stabilità, c’è stata anche una stretta sulla pubblicità: “è una questione delicata – ha continuato Rodano – perché l’unica arma in più che hanno gli operatori legali rispetto agli illegali è la possibilità di pubblicizzare i propri prodotti. La pubblicità non dovrebbe però essere aggressiva. Ricordo spot di un uomo che in piena notte lascia la moglie per andare a giocare. Questo è un messaggio troppo forte. La pubblicità può essere pericolosa e per questo si è lavorato a livello europeo, tanto che la Commissione è arrivata a fornire una raccomandazione. Una sorta di condotta consigliata per gli operatori. In Italia la politica e l’opinione pubblica avrebbero voluto il divieto totale della pubblicità, ma seguendo la raccomandazione UE, si deciso che è meglio regolamentare responsabilmente. Solo così, secondo me, si può distinguere il legale dall’illegale”. Per quanto riguarda invece la liquidità internazionale, “è difficile da inserire – ha concluso Rodano – ma avrebbe molto impatto soprattutto nel casinò online, nel bingo, nel betting exchange”. lp/AGIMEG