Grecia, i casinò impugnano di fronte alla Corte di Giustizia la licenza Opap per 35mila Vlt: “E’ aiuto di stato”

I casinò greci hanno impugnato la sentenza del Tribunale dell’Unione Europea – del gennaio scorso – che sanciva che la licenza esclusiva assegnata all’Opap per l’istallazione di 35mila videolottery non costituisse aiuto di stato. A presentare il ricorso di fronte alla Corte di Giustizia sono stati Club Hotel Loutraki, Vivere Entertainment, Theros International Gaming, Elliniko Casino Kerkyras, Casino Rodos, Porto Carras e Kazino Aigaiou. Al centro della vicenda la decisione del 2012 con cui la Commissione aveva dato il via libera all’operazione, affermando che “lo Stato greco si era limitato a garantire all’Opap il rendimento minimo necessario a un’impresa media per coprire i suoi costi di funzionamento e di finanziamento”. Per i casinò, la Commissione avrebbe dovuto tenere conto anche del fatto che all’Opap è stata riconosciuta la proroga di 10 anni, dal 2020 al 2030, dei diritti esclusivi per la gestione di 13 giochi d’azzardo. In primo grado, tuttavia, il Tribunale aveva stabilito che “i gestori di casinò  non hanno dimostrato che la Commissione sia incorsa in un errore di diritto analizzando l’accordo vlt unitamente all’addendum poiché questi due accordi erano stati conclusi contemporaneamente con l’Opap allo scopo di privatizzarlo”. Nel ricorso alla Corte di Giustizia, adesso, i casinò sostengono che la decisione della Commissione non fosse sufficientemente motivata, dal momento che non era basata su “dati economici che consentano di determinare l’accuratezza dei calcoli effettuati dalla stessa Commissione”; inoltre che la licenza per le vlt e la proroga accordate alla Opap siano state riconosciute legittime “malgrado l’assenza di una definizione del mercato e considerata l’errata applicazione delle nozioni di ‘somiglianza’ e di ‘contesto economico’”. lp/AGIMEG