Scommesse online, per PwC il Portogallo può raddoppiare le entrate fiscali con una tassazione sulla GGR

Il Portogallo otterrebbe un extragettito di 20 milioni – le entrate complessive in altre parole sarebbero oltre il doppio di quelle stimate – adottando una tassazione sulla GGR delle scommesse online, invece che sulla raccolta, e al contempo garantirebbe una maggiore tutela per il giocatore. Sono le conclusioni cui arriva la PricewaterhouseCoopers, in un report commissionato dalla Remote Gambling Association, e depositato alla commissione  finanze e affari pubblici del Parlamento portoghese. Lo Stato ha presentato alla Commissione Europea una bozza di legge per liberalizzare le scommesse sportive online nel settembre scorso, intende adottare in particolare un’aliquota dell’8% sulla raccolta, e stima di incassare un gettito di 17 milioni di euro. Per la PwC, le entrate erariali potrebbero arrivare fino a 37 milioni, semplicemente applicando un prelievo sul margine. In questo modo, infatti – si sottolinea nel report, citando gli esempi di Spagna e Danimarca – gli operatori sarebbero spinti a chiedere una licenza, e potrebbero competere a armi pari, o quasi, con un’eventuale offerta illegale. Al contrario, in Francia – dove si applica un regime fiscale simile a quello che vuole adottare il Portogallo – un numero consistente di operatori ha lasciato il mercato dopo un anno, giudicandolo non redditizio. Un’adesione massiccia degli operatori, infine, si tradurrebbe in una maggiore sicurezza per il giocatore. rg/AGIMEG