Gioco online: nel 2008 la spesa era per il 70% sulle scommesse sportive. Lo scorso anno hanno primeggiato poker e casinò games

Dal 2008 al 2012, la spesa degli italiani per i vari giochi online è molto cambiata. Cinque anni fa si è partiti da una spesa totale di 310 milioni di euro, dei quali il 70% era ad appannaggio delle scommesse sportive (219 milioni). Il poker nella sola versione a torneo (il cash è partito infatti solo nella seconda metà del 2011) aveva una spesa di 40 milioni, mentre sugli altri giochi come Gratta e Vinci, scommesse ippiche e SuperEnalotto 51 milioni. Già nel 2009, la situazione cambia radicalmente. Se infatti la spesa per le scommesse sportive rimane più o meno stabile (243 milioni), la sua incidenza sul totale (607 milioni) cala in modo sostanziale, arrivando ad appena il 40%. Quasi decuplicata invece la spesa per il poker a torneo, che passa a 303 milioni di euro con un incidenza del 49% sul totale speso per giocare su internet. L’incidenza del poker a torneo aumenta anche nel 2010, arrivando al 53%, con una spesa di 368 milioni sui 690 complessivi, mentre comincia a calare nel 2011: il poker a torneo tornò ad un peso del 50%, con una spesa di 373 milioni sui 735 totali. Motivo di tale calo, l’avvio di alcune tipologie di giochi da casinò, che generarono una spesa di 49 milioni, triplicata poi nel 2012. Con un’incidenza del 19%, i casinò games hanno registrato lo scorso anno una spesa di 147 milioni di euro sui 749 complessivi, contro i 349 spesi per giocare a poker a torneo e cash. gr-sb/AGIMEG