Giochi, Sindacato Totoricevitori Sportivi: “Sisal in Borsa, niente più scuse per i canoni”

“La Sisal ha presentato domanda di quotazione alla Borsa di Milano. L’ingresso a Piazza Affari della società concessionaria dovrebbe avvenire , secondo quanto previsto dal Presidente Augusto Fantozzi, entro il mese di giugno.
Il nostro Sindacato ha appreso la notizia con interesse: significa che la Sisal ha in mano le risorse per fare il grande passo” e “anche che la nostra azione volta alla restituzione dei canoni fino a oggi versati alla Sisal, che è stata avviata pochi giorni prima dell’annuncio di quotazione in Borsa, cade in un momento che non poteva essere più favorevole”. Lo scrive in una nota il Sindacato Totoricevitori Sportivi (STS) commentando la richiesta di quotazione in Borsa di Sisal.  “Questa operazione permetterà di disporre di fondi tali che la nostra richiesta, che da ultimo mira all’eliminazione dei canoni, non potrà non essere presa in considerazione. Se non dalla Sisal, almeno dal Tribunale che ci accingiamo in questi giorni a investire della relativa causa. Dati alla mano, possiamo dimostrare che la Sisal, nel solo 2013, ha tratto dai canoni 77.600.000 euro. Possiamo dimostrare che l’aggio reale dei ricevitori si riduce all’1,59% sul costo colonnare contro l’8% predeterminato per legge” scrivono i ricevitori. Ma “non si tratterà più di agire sul tavolo della concertazione con Sisal: a dirimere la controversia sarà il Collegio giudicante del Foro di Milano”.  rg/AGIMEG