Giochi, Servizio Bilancio: “Dalla gara del Lotto arriveranno introiti non ripetibili. Governo chiarisca le destinazioni di spesa”

“Le risorse acquisite a fronte dell’aggiudicazione della concessione in esame appaiono come entrate una tantum, la cui destinazione a finalità di spesa potrebbe determinare un peggioramento dei saldi strutturali. Tale connotazione di non ripetitività degli introiti sembra confermata anche dalla relazione tecnica. Sul punto andrebbe quindi acquisito l’avviso del Governo”. E’ quanto rileva il Servizio Bilancio riferendosi alla norma della Legge di Stabilità – inserita nel corso del passaggio al Senato – che lancia la gara per la concessione del Lotto. L’emendamento, infatti, “reca una parte consequenziale, volta ad incrementare il Fondo per interventi strutturali di politica economica”, e che “il Fondo risulta così incrementato di 350 milioni nel 2015, di 260 milioni nel 2016, di 120 milioni nel 2017 e di 20 milioni a decorrere dal 2018”. Tali somme derivano in parte dall’una tantum che verserà l’aggiudicatario, e in parte dalle maggiori entrate – stimate in 20 milioni l’anno – che lo Stato incasserà grazie alla riduzione dell’aggio del concessionario.

Il Servizio Bilancio ricorda i tratti salienti del bando: durata della concessione di nove anni, non rinnovabile; base d’asta, con offerte al rialzo, di 700 milioni di euro (da versare nella misura di 350 milioni di euro all’atto dell’aggiudicazione nel 2015, 250 milioni all’atto dell’effettiva assunzione del servizio nel 2016, e il residuo entro il 30 aprile del 2017); aggio per il concessionario del 6% della raccolta; aggiornamento del livello tecnologico della rete sulla base di uno specifico piano di investimenti, che costituisce parte dell’offerta tecnica; obbligo, per il concessionario, di versare all’erario le somme risultanti dal piano eventualmente non investite, che “pertanto, costituiranno un’ulteriore entrata erariale”. In particolare, con riferimento all’aggio per il concessionario, il Servizio Bilancio ricorda che la norma prevede una riduzione di 0,36% punti percentuali rispetto al livello attuale: “per effetto di tale riduzione dell’aggio si determinerà una maggiore entrata erariale stimata, in via prudenziale, in 20 milioni di euro su base annua, a partire dall’effettiva assunzione del servizio del gioco da parte dell’aggiudicatario”, presupponendo ” il mantenimento dell’attuale livello della raccolta (6,3 miliardi di euro nel 2013). gr/AGIMEG