Giochi, Polverini (Fi) a Agimeg: “Stiamo lavorando per trovare intesa su tema pensioni. Nella mia proposta di Legge previsto intervento sui giochi da 2 miliardi. Bene introduzione tessera giocatore per cercare di contenere ludopatia”

Un intervento sul gioco d’azzardo per mettere mano alla spinosa questione previdenziale. Non solo, istituire una destinazione di scopo delle entrate erariali derivanti dai giochi per progetti specifici di natura socio-assistenziale e introdurre la tessera del giocatore per cercare di porre un freno alla questione della ludopatia. Ad analizzare il tema del gioco pubblico in Italia è l’ex governatore della Regione Lazio, Renata Polverini (Fi), partendo proprio dall’attività parlamentare sul tema. La commissione Lavoro della Camera è impegnata per cercare una quadra in tema di riforma delle pensioni. Al momento è tutto fermo, ma i parlamentari stanno studiando una soluzione che possa assorbire le varie proposte di legge sul tema. Tra queste, il testo Polverini (Fi) recante Disposizioni in materia di libertà di scelta nell’accesso dei lavoratori al trattamento pensionistico nonché misure per il riconoscimento del lavoro di cura e di assistenza in ambito familiare. La proposta della deputata all’articolo 5 prevede “a copertura degli oneri della presente proposta di legge, un intervento sui giochi on line, sulle lotterie istantanee e sugli apparecchi e dispositivi di gioco”. “Abbiamo ipotizzato che bastino 1,5 o 2 miliardi di euro – ha rivelato ad Agimeg Polverini (Fi), vice presidente della commissione Lavoro di Montecitorio, prima firmataria del ddl –. Nella proposta di legge non abbiamo indicato una cifra, abbiamo soltanto detto al governo che aumentando l’aliquota sui giochi avrebbe trovato le coperture necessarie per finanziare il provvedimento”. Il testo, depositato lo scorso ottobre, si trova ancora in commissione Lavoro: “ha fatto la fine di tutte le proposte che non garbano al governo. Stiamo lavorando in commissione ma al momento siamo fermi. E’ un anno che facciamo audizioni e ci confrontiamo con esperti per cercare una via che possa più o meno assorbire tutte le nostre proposte, partendo da un unico testo base. Ci è stato detto che forse con la prossima finanziaria si metterà mano al tema previdenziale, staremo a vedere”. Ogni anno entrano nelle casse dello Stato circa 8 miliardi di euro dai giochi. La deputata si dice d’accordo con l’istituire anche in Italia, come già succede in altri paesi europei, una ‘destinazione’ di scopo per destinare parte dell’utile erariale derivante dai giochi a progetti specifici quali ad esempio l’educazione scolastica o un fondo per la sanità: “sì, sono assolutamente d’accordo con questa proposta. Credo sia importante utilizzare parte delle risorse che entrano nelle casse dello Stato per finanziare alcune iniziative anche di carattere sociale. E’ una proposta che mi trova assolutamente d’accordo”. Polverini si sofferma poi sul gioco d’azzardo patologico. La scorsa settimana si è svolta la prima riunione dell’Osservatorio sulla ludopatia presso il ministero della Salute, occasione in cui si è discusso dell’utilizzo delle risorse del fondo da 50 milioni per la prevenzione e la cura del gioco patologico previsto dalla legge di Stabilità. Nel frattempo in commissione Finanze è stata depositata una proposta di legge recante Disposizioni per l’introduzione dell’obbligo di identificazione per la partecipazione ai giochi con vincite in denaro. Si ipotizza l’utilizzo della tessera sanitaria per poter identificare il giocatore e consentire a chi di competenza di monitorare i comportamenti più a rischio. “Ce n’è di gente che si è rovinata con il gioco, trasformandolo da attività ludica in vera e propria malattia. Quindi credo che si debba intervenire su questo aspetto. Certo, non è da sottovalutare il problema della riservatezza dei dati personali, diciamo che ormai alla privacy abbiamo rinunciato quindi bene anche utilizzare la tessera sanitaria come strumento di identificazione, purché possa prevenire il fenomeno del gioco patologico”. dar/AGIMEG