Giochi, per il tribunale amministrativo dell’Alta Austria il monopolio nazionale sui giochi è illegittimo

Il monopolio austriaco sul gioco è incompatibile con il diritto comunitario. Lo ha decretato il tribunale regionale amministrativo dell’Alta Austria affrontando il ricorso intentato da una stazione di rifornimento – che aveva istallato delle slot senza alcuna licenza – nel 2010. SI tratta della seconda pronuncia di un giudice nazionale, emessa a pochi mesi di distanza dalla prima, che boccia il sistema nazionale. Secondo il tribunale regionale amministrativo, la normativa austriaca pone delle restrizioni illegittime alla libera prestazione di servizi. In particolare, infatti, non ci sono elementi sufficienti per dimostrare che il monopolio sui giochi sia finalizzato alla tutela dei giocatori e al contrasto delle attività illegali. Secondo i giudici, al contrario, l’obiettivo principale del monopolio è l’incremento delle entrate fiscali: il gioco assicura infatti lo 0,4% delle entrate federali. Già a marzo scorso, il tribunale di Linz – capitale dell’Alta Austria – aveva affermato che il monopolio sui giochi fosse illegittimo. In quel caso si discuteva però la causa intentata da un cittadino a un sito di gioco maltese: l’uomo aveva perso ai tavoli virtuali circa un milione di euro, e ne chiedeva la restituzione dal momento che il sito non era autorizzato e non avrebbe quindi dovuto accettare puntate da utenti austriaci. Secondo i giudici, il monopolio austriaco tuttavia non era pienamente giustificato, e le restrizioni agli operatori in possesso di licenze comunitarie pertanto dovevano essere ritenute illegittime. lp/AGIMEG