Giochi, Operazione Gambling. Cassazione conferma la misura cautelare degli arresti domiciliari per due indagati

La seconda sezione penale della Corte di Cassazione ha parzialmente accolto il ricorso presentato dai legali di due persone coinvolte nell’«Operazione gambling», che nel luglio 2015 ha portato all’arresto di 40 persone e al sequestro di beni per oltre 2 miliardi di euro, tra cui una rete di 1.500 ctd. In seguito alle indagini è stata disposta dal Tribunale di Reggio Calabria la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Fortunatio Stracuzzi e Cesare Domenico Cardamone. Il ricorso è stato considerato infondato dalla Cassazione. “Il contratto di gioco e scommessa – conferma la corte di Cassazione – si perfezionava interamente sul territorio dello Stato e veniva direttamente gestito dal punto commerciale affiliato all’associazione criminale, che poi trasferiva le somme, anche brevi manu – compensando le perdite con le vincite e al netto della propria provvigione – alla direzione amministrativa dell’associazione, allocata all’estero, con evasione della relativa imposta e successivo reimpiego per l’acquisizione anche di ulteriori imprese e licenze estere per l’esercizio ancora più esteso e profittevole delle attività censurate”. Inoltre “la semplice
esistenza di una situazione di incertezza interpretativa o applicativa di una norma “non abilita da sola ad invocare la condizione soggettiva d’ignoranza inevitabile della legge penale; al contrario, il dubbio sulla liceità o meno deve indurre il soggetto ad un atteggiamento più attento. lp/AGIMEG