Giochi, occhi puntati su intesa Stato-Regioni. Probabile sforamento della data del 30 aprile per l’incontro che potrebbe slittare al 5 maggio

Ormai sembra quasi ufficiale: la scadenza del 30 aprile per trovare un accordo tra governo ed enti locali in tema di distribuzione delle sale sul territorio non sarà rispettata. Secondo la legge di Stabilità 2016, entro il 30 aprile in sede di Conferenza unificata Stato, Regioni ed enti locali devono essere definite “le caratteristiche dei punti vendita dove si raccoglie gioco pubblico, nonché i criteri per la loro distribuzione e concentrazione territoriale, al fine di garantire i migliori livelli di sicurezza per la tutela della salute, dell’ordine pubblico, della pubblica fede dei giocatori e dei soggetti economici e prevenire il rischio di accesso dei minori di età”. Eppure a meno di 20 giorni dalla scadenza, non c’è nulla di concreto all’orizzonte. Il sottosegretario all’Economia con delega ai giochi, Pier Paolo Baretta, ha confermato a Agimeg che il tema non sarà discusso nella Conferenza delle Regioni del prossimo 14 aprile. Eppure, salvo convocazioni straordinarie dell’ultimo momento, fonti delle Regioni fanno sapere che la successiva Conferenza unificata è convocata per il 5 maggio, anche se non è ancora chiaro cosa ci sia all’ordine del giorno. La data sembra però incontrare il plauso dell’assessore al Bilancio della Regione Lombardia, Massimo Garavaglia: “probabilmente sforeremo rispetto alla scadenza del 30 aprile – ha spiegato a Agimeg – ma se si slitta di qualche giorno non muore nessuno”. Garavaglia, incaricato di portare avanti la trattativa in quanto coordinatore della commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni, ha in programma un nuovo incontro con Baretta probabilmente la prossima settimana: “al momento il sottosegretario è impegnato su altri fronti, altrimenti ci saremmo incontrati già questa settimana”. Baretta ha sempre ribadito la necessità di procedere ad un riordino del settore, partendo proprio dai principi della delega fiscale mai attuata: “c’è una scadenza fondamentale, difficilissima e delicata. Si parte da punti di vista diversi ma è necessaria per dare certezze. E’ arrivato il momento di procedere con un riordino sul territorio”, ha evidenziato. Il tema del gaming coinvolge anche il Parlamento. “Il tema dei giochi, già oggetto di delega legislativa ai sensi della legge n. 23 del 2014, è attualmente all’attenzione della commissione Finanze, impegnata nell’esame del disegno di legge” Mirabelli (Pd) di riordino complessivo della materia, ha affermato il presidente Mauro Marino (Pd), ricordando “le numerose richieste di audizione già pervenute in merito al disegno di legge in materia di giochi pubblici”. La ripresa dell’iter del provvedimento, inizialmente prevista per la scorsa settimana, dovrebbe slittare a mercoledì prossimo. Intanto, il Comitato ristretto sulle Infiltrazioni mafiose nel gioco lecito e illecito della commissione parlamentare Antimafia sta preparando una relazione da trasmettere alla VI commissione per cercare di arginare il fenomeno dell’illegalità. Le audizioni termineranno questa settimana: “giovedì 14 ascolteremo Passamonti di Sistema Gioco Italia, Anci e Regioni – ha spiegato a Agimeg il senatore Stefano Vaccari (Pd), coordinatore del Comitato –. A quel punto chiudiamo il ciclo di audizioni e contiamo entro il mese di aprile di consegnare una prima bozza dei risultati ottenuti”, bozza che andrà approvata prima in commissione e poi in assemblea. dar/AGIMEG