Giochi, mozione M5S: “Rispettare autonomia normativa enti locali e definire caratteristiche punti gioco”

“Attenersi, in sede di Conferenza unificata, al rispetto dell’autonomia normativa e regolamentare di Regioni ed enti locali in materia di contrasto all’azzardopatia, in modo da garantire e preservare la normativa regionale vigente, con particolare riferimento alla possibilità di introdurre limiti di distanza dei punti di offerta di gioco dai luoghi sensibili anche in misura maggiore rispetto ai limiti eventualmente fissati a livello nazionale; definire le caratteristiche dei punti di vendita ove si raccoglie gioco pubblico, nonché i criteri per la loro distribuzione e concentrazione territoriale, con l’obiettivo di garantire i migliori livelli di sicurezza per la tutela della salute, dell’ordine pubblico e della pubblica fede dei giocatori e di prevenire il rischio di accesso dei minori di età, recependo in maniera esaustiva le proposte contenute nel Manifesto delle Regioni per la lotta alla ludopatia; a valutare ogni iniziativa, anche di carattere normativo, al fine di vietare qualsiasi forma, diretta o indiretta, di propaganda pubblicitaria, di ogni comunicazione commerciale, di sponsorizzazione o di promozione di marchi o prodotti di giochi con vincite in denaro, offerti in reti di raccolta, sia fisiche sia on line; ad incrementare significativamente i fondi erariali volti alla prevenzione, alla cura e alla riabilitazione delle patologie connesse alla dipendenza da gioco d’azzardo, anche nell’ambito dei disegni di legge di stabilità e di bilancio per gli anni 2017, 2018 e 2019”. E’ il testo della mozione – di cui è primo firmatario Endrizzi – che dodici senatori del Movimento 5 Stelle hanno depositato in Aula a Palazzo Madama. “Le intese che si raggiungeranno in sede di Conferenza unificata rivestono grande importanza, soprattutto in ragione delle azioni che molte Regioni hanno concretamente realizzato in tema di contrasto e prevenzione all’azzardopatia e che rappresentano un grande progresso nell’ottica della tutela della salute dei cittadini che sarebbe del tutto insensato vanificare intaccando l’autonomia normativa regionale in questa materia”, ricordano i senatori. dar/AGIMEG