Giochi, Magistro (ADM): “In questi anni abbiamo fatto un ottimo lavoro di contrasto al gioco illegale, ma servono più risorse umane”

“Aams ha un ruolo di controllo e si muove in un piano ben preciso, che si sviluppi secondo determinati canoni di legalità. In questi anni abbiamo lavorato con l’obiettivo di contrastare il fenomeno del gioco illegale togliendo dal territorio un settore che economicamente era in mano alla criminalità organizzata. Oggi i controlli dimostrano chiaramente il numero di apparecchi che non rispettano le leggi nazionali è nettamente diminuito”. E’ quanto dichiarato da Luigi Magistro Vice Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, durante il convegno “il gioco è bello quando dura poco”. Possiamo dire con orgoglio – ha proseguito Magistro – che le ricerche sul tema della ludopatia e sull’eccessiva prese a di gioco in Italia dimostrano che finalmente c’è una giusta attenzione sul tema, al contrario rispetto a quanto accadeva qualche anno fa. In 15 anni abbiamo creato una cornice che legittima il gioco solo se questo si sviluppa secondo certi canoni normativi, anche se vasetto che il nostro ruolo di contro lo stiamo portando avanti con risorse umane inadeguate. Ci sono circa 2 mila persone distribuite su 80 sedi che in collaborazione con le Forze dell’Ordine in particolare con la Guardia di Finanza operano per contrastare il gioco minorile. Da questo punto di vista va ricordato che le sanzioni sono state inasprite dal decreto Balduzzi e possono arrivare anche alla chiusura dei locali: abbiamo segnalato poche decine di violazioni du migliaia di controlli, a sottolineare che nonostante tutto è stato fatto un ottimo lavoro. Inoltre facciamo fronte a tutti i siti di gioco online che non fanno parte della nostra rete e dove nn c’è la garanzia di pagamento per il giocatore. Si tratta di una battaglia difficile considerando che la nostra arma migliore è il sistema dell’oscuramento, facilmente aggirabile dai gestori di siti illegali. Possiamo quindi perfezionare il nostro lavoro attraverso la migliore qualità dell’informazione e la cultura del gioco e sopratutto qualora dovessimo avere a disposizione  un numero di risorse umane adeguato al compito che ci è stato assegnato, ma in questi 15 anni è stato fatto tantissimo”. cz/AGIMEG