Giochi. Maggioranza e opposizione “accerchiano” il governo. Si chiedono interventi su Delega fiscale, pubblicità e gioco clandestino

Dal PD, all’Area Popolare,  passando per M5S, Lega Nord, SEL e Forza Italia: tutti hanno presentato una mozione con la quale si impegna il Governo a promuovere iniziative di contrasto alla diffusione del gioco e delle ludopatie , che saranno discusse oggi in Aula alla Camera. Il Movimento 5stelle chiede, come più volte in passato, di “assumere iniziative per obbligare i gestori di sale a chiedere un documento d’identità, per impedire il gioco ai minori, oltre a garantire il libero accesso nei luoghi aperti al gioco agli psicologi delle asl” visto che “gli studi hanno evidenziato che tra i soggetti più a rischio ci sono gli anziani”e ci sono,”sale bingo con servizio di babysitting dove i genitori possono lasciare i figli in «parcheggio» mentre giocano”, sottolineano nel testo. Per l’Italia, con la mozione a prima firma Binetti, punta l’attenzione anche sulla delega fiscale. “Secondo il legislatore con la delega fiscale «degli aggi e dei compensi spettanti ai concessionari e agli altri operatori di filiera» non esisterà categoria di apparecchi a vincita esclusa dall’obbligo di contribuire alla nuova imposta. Il rischio è che . sottolinea la Binetti nella mozione – dal momento che una apparecchiatura AWP che rende 1000 euro al giorno viene tassata come una che ne incassa 100, i concessionari scelgano di installare gli apparecchi a più alto reddito. Ma in questo modo cresce anche il rischio di indurre in forma ancora più grave una patologia come il gioco d’azzardo patologico, perché si dismetterebbero gli apparecchi che rendono meno, ma garantiscono un intrattenimento meno pericoloso. In questo modo, come naturale conseguenza – si legge – si innalzerà il livello di malessere sociale derivante dal gioco d’azzardo patologico e la leva fiscale, che avrebbe dovuto contenere il fenomeno «negativo delle slot-machine», potrebbe ottenere un risultato contrario a ciò che ci si prefiggeva di ottenere. Alla potenziale riduzione del gettito fiscale, si sommerebbe la riduzione del numero dei soggetti che lavorano nel comparto del gioco”.   I rappresentanti del Carroccio, inoltre, chiedono di prestare maggiore attenzione al gioco clandestino e di “intensificare i controlli” “al fine di contrastare l’attività della criminalità che si è inserita nel settore, recuperando parte delle risorse che sfuggono all’erario e in questo modo destinare le medesime alla lotta alle ludopatie”. La Lega pone l’accento, infatti, sul mercato illegale: “secondo i dati della guardia di finanza è di 23 miliardi di euro il valore del giro d’affari del gioco illegale in Italia nel 2013. Di questi 23 miliardi – si legge nel provvedimento – ben 1,5 provengono direttamente dal gioco online. Il settore del gioco costituisce poco più del 13 per cento del giro d’affari complessivo dell’economia illegale, valutato a circa 175 miliardi di euro per l’anno appena concluso”. Nella mozione presentata da SEL, invece, si punta l’attenzione sui giocatori: “a giocare di più sono gli uomini, con bassa scolarizzazione e tra questi prevalgono coloro hanno una situazione lavorativa precaria; secondo l’ANCI, che riferisce ricerche condotte sulla materia, il 10 per cento gioca ad almeno 6 o più giochi, il 10 per cento gioca più di tre volte alla settimana. Il 4,2 per cento spende parecchie centinaia di euro al mese. Il 7,2 per cento è rappresentato da giocatori a rischio e di questi il 2,1 per cento ha le caratteristiche del giocatore patologico” e chiede al Governo “di agevolare, per quanto di propria competenza, l’iter delle proposte di legge in materia, già all’esame della Commissione affari sociali della Camera dal settembre 2013”. Il PD, invece, sottolinea come sia “ormai innegabile che stiamo di fronte ad una «nuova malattia sociale» che, sovente, genera fenomeni di disgregazione familiare e di impoverimento totale, oltre ad un aumento esponenziale del rischio di cadere nel gravissimo fenomeno dell’usura ed in patologiche dipendenze”. Per questo nella mozione presentata, impegna il Governo “a dare dare rapida attuazione a quanto disposto dall’articolo 14 della legge 11 marzo 2014, n. 23, con l’emanazione dei previsti decreti sul riordino della normativa in materia di giochi pubblici e del regime autorizzativo all’esercizio dell’offerta di gioco” e a”a predisporre canali ufficiali di informazione nonché una divulgazione periodica con cadenza annuale dei dati statistici relativi al gioco d’azzardo, con particolare attenzione ai dati relativi ai giocatori, alle somme giocate e ai territori più coinvolti”. im/AGIMEG