Giochi: Legge di Stabilità. Con un ordine del giorno il M5S chiede di “proseguire con solerzia la riforma del settore ippico”

Tra gli ordini del giorno presentati alla Stabilità, in Senato, ce ne sono alcuni che fanno riferimento al settore dei giochi. L’ordine del giorno Marcucci (PD) chiede al governo “di reperire in tempi brevi risorse aggiuntive, a valere triennalmente sui fondi riservati alle attività dello spettacolo, al fine di favorire la tutela e lo sviluppo delle attività e delle manifestazioni dei Carnevale storici nei territori italiani”, “manifestata preoccupazione per la riduzione delle autorizzazioni di spesa di cui all’articolo 2, comma 1, del provvedimento in esame relative alla quota degli utili derivanti dal gioco del lotto dedicata al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo”. L’ordine del giorno Fucsia (M5S) e altri, invece, “impegna il Governo”, “a proseguire con solerzia il percorso di riforma di un settore, tanto importante per il nostro Paese, quale l’ippica, dando seguito concreto alle indicazioni contenute nella Delega fiscale predisposta dal Governo, per giungere ad un disegno ampio e condiviso di riforma; a condividere le linee guida di intervento sul settore con il numero più ampio possibile di rappresentanze di categoria della filiera, per superare modelli di intervento che, storicamente, hanno condotto alla condizione attuale e risultano lontani dalle best practice adottate in Europa; a realizzare un intervento organico – che risponda tanto all’esigenza improrogabile di rapidità, quanto a quella ineludibile di completezza – che tocchi, a titolo esemplificativo e non esaustivo, argomenti imprescindibili quali: i meccanismi di governance del settore; la gestione delle attività di gara e dei proventi derivanti dalle scommesse ippiche; il valore e la programmazione dei premi e dei calendari di gara; le caratteristiche dei prodotti-scommessa offerti; l’appeal internazionale del sistema nazionale; la gestione dell’asset rappresentato dagli ippodromi presenti sul territorio nazionale; il legame con l’attività storica e radicata di allevamento e allenamento”. Una richiesta che scaturisce dal fatto che “malgrado le numerose valenze positive (economiche, sociali e culturali) il settore dell’ippica italiano ha conosciuto negli ultimi vent’anni una grave riduzione del suo valore economico complessivo, manifestando i segnali di un progressivo declino” e “concausa di tale parabola è individuabile nell’introduzione di meccanismi di governance e di scelte operative di gestione che hanno privato il comparto di un chiaro modello di sostenibilità economica”. im/AGIMEG