Giochi, la Fortuna passa ancora da Verona: il “6” al SiVinceTutto centrato a pochi km da dove è stato venduto il primo premio della Lotteria Italia

La Dea Bendata premia ancora una volta in grande stile la provincia di Verona. Ha infatti dell’incredibile quanto accaduto ieri sera: a Cerea (VR) è stato centrato un “6” da 273 mila euro con il SiVinceTutto Superenalotto, in una tabaccheria situata ad appena 20 km di distanza da dove è stato venduto il biglietto del primo premio da 5 milioni di euro dell’ultima edizione della Lotteria Italia. “Questa è una zona decisamente fortunata – racconta ad Agimeg Filippo Arzenton, titolare della tabaccheria dove è stata centrata la vincita al SiVinceTutto -. Il nostro è un paese di 20 mila anime, ma qui da noi vengono a giocare sempre le stesse persone. Per questo motivo non so con sicurezza chi possa aver centrato il ‘6’, ma il campo si restringe a una ventina di giocatori. Chiunque sia, passerà sicuramente un bel Natale. Per noi è una grande soddisfazione – continua il titolare – visto che abbiamo rilevato questa attività da appena un anno e mezzo, ma mi hanno detto che in passato, in 25 anni, sono state centrate tante vincite, anche fino a 50 mila euro, ma nessuna così alta come quella di ieri sera. Dal vincitore non mi aspetto nulla: l’esperienza mi ha insegnato che a volte a fronte di piccole vincite ci offrono un caffé, mentre più sale la cifra vinta meno ricompensa bisogna aspettarsi”.

Ma l’intervista con il signor Arzenton spazia anche su altri temi, tra cui la stretta del Governo sul gioco, slot in primis: “Credo che la ludopatia sia una malattia meno pericolosa di tante altre. Mettere limitazioni rischia solamente di alimentare gioco illegale, perché chi ha voglia di giocare gioca ugualmente. E poi mi chiedo: se si elimina il gioco, lo Stato perde miliardi di entrate erariali, e allora dove trova le coperture finanziarie di cui ha bisogno? Noi tabaccai paghiamo aggi e tasse per la nostra attività, abbiamo molti costi di cui beneficia lo Stato. Di certo il proibizionismo non risolve il problema. Io nel mio locale ho tre slot, ma la gente gioca senza rovinarsi. Mettere fuori legge il gioco legale è soltanto un regalo all’illegalità”, ha concluso. lp/AGIMEG