Giochi, Interpellanza Binetti-Dellai alla Camera: “Necessario intervenire sugli investimenti pubblicitari degli operatori di gioco, imposti per concessione”

I deputati Binetti e Dellai hanno presentato un’interpellanza urgente al Ministro dell’economia e delle finanze, e al  Ministro della salute, riguardo gli investimenti degli operatori di gioco per la pubblicità. Ecco il testo integrale dell’interpellanza:

“secondo i dati di Leisure.com (uno dei principali istituti di ricerca americani nel settore del gaming), ammonterebbero a 105 milioni di euro gli investimenti diretti in pubblicità del mondo del gioco in Italia cui andrebbero aggiunti ulteriori 87 milioni di euro derivanti da sponsorizzazioni (ad esempio, le squadre di serie A e B); nell’affidare in concessione alcune tipologie di gioco lo Stato prevede che una quota parte dell’aggio debba essere destinata alla pubblicità del gioco stesso nelle lotterie istantanee e nel lotto; i cosiddetti Gratta e Vinci, prevedono l’obbligo per il concessionario di spendere in pubblicità, lo 0,5 per cento della raccolta: nel 2013 la raccolta, dai dati resi noti dai Monopoli di Stato, è stata pari a 7 miliardi di euro, l’obbligo quindi è in questo caso pubblicità per 35 milioni. Sempre nel 2013 GTech (Lottomatica) ha speso 26,3 milioni, seguita da William Hill con 12,6, Sisal con 10,3 e Poker Stars 6,3,per un totale di 55 milioni solo per questi operatori; oltre la metà degli investimenti ha riguardato la televisione, il 26 per cento il web, l’8 per cento i quotidiani e periodici, il 7 per cento le radio e un altro 7 per cento i mezzi outdoor; con i decreti del Ministero dell’economia e delle finanze del 17 marzo 1993 e dell’8 novembre 1993 era stata prevista, per la concessione del lotto, la possibilità di usufruire del rimborso da parte dello Stato degli investimenti pubblicitari sostenuti per la promozione del gioco stesso; con il decreto del Ministero dell’economia e delle finanze del 15 novembre 2000 veniva modificata la struttura della convenzione originaria per quanto riguarda il meccanismo degli aggi spettanti alla società, trasferendo contemporaneamente alla stessa gli oneri derivanti dagli investimenti pubblicitari, tutt’ora vigenti e obbligatori; in base all’articolo 8-bis della convenzione che regola il Lotto, che disciplina gli « Investimenti per promozione e pubblicità del gioco del lotto », si prevede che questi debbano variare tra il 5 per cento ed il 15 per cento del compenso maturato per l’anno precedente. Sempre il citato decreto del 15 novembre 2000, ha introdotto ulteriori margini di discrezionalità negli investimenti pubblicitari: misura non inferiore al 7 per cento del compenso percepito dal concessionario per l’anno precedente. In ogni caso il piano annuale di promozione e pubblicità deve essere approvato dall’amministrazione concedente la raccolta del gioco nel 2013, sempre dai dati dei monopoli, è stata pari a 6,3 miliardi, l’aggio percepito dal concessionario viene calcolato in misura percentuale sul volume delle giocate (meccanismo a scalare di decalage che prevede che il compenso percentuale diminuisca all’aumentare della raccolta). Secondo alcune stime, l’aggio medio varia dal 5 al 6 per cento (Fonte Agcm). Con dei semplici calcoli il 5 per cento dei 6 miliardi sono 300 milioni: di questi ad oggi la soglia minima del 7 per cento deve essere spesa in pubblicità e cioè più di 20 milioni. Totale tra lotto e gratta e vinci: oltre 50 milioni di pubblicità obbligata, sui 105 milioni di investimenti totali del 2013 (senza dimenticare gli 87 milioni dell’attività di sponsorizzazione); sono state assunte iniziative in sede parlamentare in materia di contrasto delle ludopatie –: se non ritenga di adottare iniziative, in particolare di tipo normativo, volte a modificare la destinazione di quanto imposto per concessione in termini di investimenti in pubblicità, prevedendo, ad esempio, che una quota di tale risorse venga destinata all’attuazione di interventi in materia di informazione ed educazione sui fattori di rischio del gioco d’azzardo o al sostegno delle famiglie dei soggetti affetti da gioco d’azzardo patologico”. mdc/AGIMEG