Giochi, in UK piace meno, sopratutto ai più giovani. E online scommettono gli over 40

Gran Bretagna, crolla la partecipazione al gioco: anche se il fenomeno riguarda quasi tutte le fasce d’età, la contrazione maggiore la si registra tra i più giovani. E’ quanto emerge dall’ultima ricerca pubblicata dalla Gambling Commission secondo cui – nei 12 mesi tra aprile 2015 e marzo 2016 – il 45% degli intervistati ha giocato almeno una volta, nell’anno preedente erano il 51%. Nella fascia d’età 18-24 anni, in particolare si è passati dal 46 al 32%, in quella 25-34 dal 45 al 40% . Accentuato anche il calo tra i 35-44enni, in cui si passa dal 55 al 44%. Se si escludono i giochi della National Lottery, i cittadini che hanno giocato almeno una volta sono stati il 28% (erano il 31% nella precedente edizione), e anche in questo caso la contrazione maggiore si registra tra i più giovani (dal 41 al 27%). Nel gioco online – esclusi i prodotti della National Lottery – la partecipazione è cresciuta dal 9 al 10%: a guidare la crescita i 45-54 anni (passati dal 9 al 15%) che hanno ribaltato il calo sofferto nelle fasce d’età inferiori. IL tasso di giocatori problematici – misurati secondo il PGSI, Problem Gambling Severity Index – è dello 0,5%, nella precedente edizione era dello 0,4%, in quella del 2014 dello 0,6%. I giocatori a rischio moderato sono lo 0,4% (un anno fa l’1,5%), quelli a rischio basso l’1% (erano il 2,2%)