Giochi, in provincia di Cuneo mozione per tracciare dimensioni del gioco d’azzardo sul territorio

Il gioco d’azzardo al centro dell’attenzione dell’opposizione al prossimo consiglio comunale di Saluzzo, in provincia di Cuneo. La minoranza guidata da Carlo Savio presenterà infatti una mozione con la quale impegnare “il sindaco e la Giunta a convocare con urgenza una specifica Commissione che, assieme ai responsabili del Servizio dipendenze Patologiche dell’ASL di nostra competenza, acquisisca ogni elemento utile a conoscere le reali dimensioni del fenomeno sul nostro territorio, al fine di mettere in atto ogni azione opportuna e utile alla conoscenza, diffusione dell’informazione, eventuali possibili azioni concrete; a portare l’argomento nella prossima riunione della Consulta dei Sindaci al fine di farne condividere i contenuti dai rispettivi consessi istituzionali”. Al presidente del consiglio si chiede di “inoltrare la mozione al presidente della Regione Piemonte, agli assessori alla Sanità e alla Politiche sociali, al presidente della IV Commissione consiliare, al presidente del Consiglio regionale ed ai presidenti dei Gruppi consiliari”.

“Verificato che in poco tempo gli utenti di tali strumenti sono esponenzialmente cresciuti anche e soprattutto nelle fasce d’età giovanile e anziana a medio-basso reddito; valutato negativamente che per legge nazionale vengano non solo rese legittime, ma sostenute e implementate le postazioni di gioco in locali dedicati e pure negli esercizi pubblici, al solo scopo di produrre nuovi e maggiori introiti per lo Stato; si chiede che in tempi ristretti il Consiglio regionale (nei cui cassetti giacciono da anni Progetti di Legge per uniformarsi ad altre realtà quali Lombardia, Toscana, e che pare abbia in itinere un vero e proprio Piano dell’Assessorato alla Salute) approvi una legge organica in materia a tutela dell’allarme sociale dovuto ai rischi di ludopatia sempre più evidente, offrendo altresì strumenti vincolanti per i nuovi insediamenti, le rilocalizzazioni nei Comuni, vietando nel contempo la possibilità per sponsorizzazione di eventi locali da parte delle sale da gioco, incentivando con azioni di defiscalizzazione o altre forme ritenute efficaci le riconversioni degli esercizi pubblici che scelgono la formula no slot e sostenendo ogni forma di azione informativa e monitoraggio verso le fasce d’età e condizioni sociali a maggior rischio”. lp/AGIMEG