Giochi: in Gran Bretagna entrano in vigore oggi nuove norme che regolamentano il gioco

In Gran Bretagna sono entrate in vigore oggi delle nuove norme che regolamentano il gioco. Da oggi infatti tutti gli operatori di gioco land based sono tenuti a definire in modo preciso le modalità con le quali cercheranno di ridurre eventuali rischi nell‘area del loro locale, come ad esempio nel caso di vicinanza ad una scuola o a un rifugio per senzatetto. La Commissione per il Gambling, le Associazione governative e le autorità che rilasciano la licenza ai locali lavoreranno stretto contatto nel corso dei prossimi mesi per fare in modo che i nuovi requisiti garantiscano dei vantaggi per i consumatori. Rob Burkitt, Policy Development Manager della GC, ha dichiarato: “Le valutazioni di rischio saranno un mezzo per gli operatori di gioco per dimostrare il modo in cui stanno conducendo o intendono svolgere le loro attività in modo socialmente responsabile. Vogliamo che gli operatori pensino e agiscano sul locale, collaborino con le autorità per garantire un gioco libero dalla criminalità ed equo”. Mr Burkitt fa alcuni esempi di informazioni che possono essere incluse sulla valutazione dei rischi. “Se c’è un locale di gioco adiacente a una fermata dell’autobus che viene utilizzato da studenti diciamo tra le 3 e le 5 del pomeriggio, i locali devono garantire che i livelli di personale siano adeguati per mitigare il rischio di accesso minorenni. Questo progetto innovativo rivela quali gruppi di persone abbiano più probabilità di essere vulnerabili rispetto ai danni del gioco e dove sono localizzati. Tutte informazioni preziose per la valutazione del rischio”. Un portavoce della Local Government Association ha aggiunto: “La LGA sostiene con forza l’introduzione di nuove valutazioni dei rischi per i negozi di scommesse e altri locali di gioco, che contribuirà a proteggere coloro che sono più a rischio di dipendenza. Ci auguriamo che l’industria del gioco colga questa importante occasione e dimostri il suo impegno in materia di responsabilità sociale e prevenzione dei comportamenti a rischio”. cdn/AGIMEG