Giochi e criminalità, Parlamento UE: “Crescono riciclaggio e match-fixing. Ma gioco legale va tutelato”

“Il gioco d’azzardo legale, come espressione di un’attività imprenditoriale, andrebbe sostenuto sulla base dei principi di sussidiarietà e proporzionalità”. Ma allo stesso tempo “le organizzazioni criminali, per riciclare denaro sporco, si servono in maniera crescente del circuito illegale, e talvolta legale, delle scommesse e della «combine» dei risultati di eventi sportivi”. E’ quanto sottolinea il Parlamento Europeo nella relazione intermedia prevista dalla Risoluzione dell’11 giugno 2013 sulla criminalità organizzata, la corruzione e il riciclaggio di denaro. “Il gioco d’azzardo online” sottolinea ancora, “rappresenta un modo sempre più diffuso per riciclare denaro”, visto che “le vincite sono spesso esentasse”, e che “i grandi volumi delle operazioni rendono estremamente difficile individuare il denaro sporco e che il gran numero di soggetti che intervengono nel trattamento dei pagamenti complica ulteriormente il sistema”. Inoltre, “le organizzazioni criminali usano le scommesse sportive online come mezzo per realizzare profitti e riciclare denaro in tutto il mondo”. La strada seguita finora per contrastare i fenomeni criminali ha prodotto però risultati scarsi: “l’autoregolamentazione si è rivelata inefficace in quanto meccanismo standard per contrastare la corruzione nell’ambito degli sport e delle scommesse sportive”; gli Stati membri quindi dovrebbero “instaurare collaborazioni trasparenti con la comunità sportiva” e “presentare un’indagine indipendente completa, commissionata da organismi governativi nazionali, sulla corruzione negli sport”.

 
Giochi e criminalità, Parlamento Europeo chiede identificazione dei giocatori e dei server di gioco, e la tracciatura completa dei pagamenti

 

Il Parlamento – nella relazione intermedia prevista dalla Risoluzione dell’11 giugno 2013 sulla criminalità organizzata, la corruzione e il riciclaggio di denaro – redige una serie di raccomandazioni che riguardano specificatamente il gioco e puntano a contrastare combine e riciclaggio. Si chiede ad esempio di adottare “misure volte a identificare e controllare sistematicamente i giocatori d’azzardo, vietare l’utilizzo di strumenti di pagamento anonimi”, di permettere “l’identificazione dei server” di gioco, di elaborare “sistemi informatici che consentano la tracciatura completa delle movimentazioni di denaro effettuate attraverso i giochi online e offline”.

Il Parlamento chiede poi di ampliare i profili di applicazione della quarta direttiva antiriciclaggio che riguardano il gioco d’azzardo; e in questo senso “invita la Commissione a proporre un quadro legislativo e misure appropriate contro i fenomeni di riciclaggio legati alle scommesse, in particolare sulle competizioni sportive, definendo nuovi reati, come la manipolazione delle scommesse sportive, e livelli sanzionatori adeguati e sostenendo meccanismi di monitoraggio che coinvolgano le federazioni sportive, le associazioni, gli operatori online e offline, nonché, ove occorra, le autorità nazionali”.

Gli Stati membri vengono invece sollecitati “a inserire nel diritto penale una definizione armonizzata di «combine dei risultati» e a creare uno strumento giuridico per contrastare tale fenomeno, a stabilire sanzioni in proposito, prevedendo fra l’altro ammende così come la confisca”. In particolare gli Stati membri dovrebbero creare “un’unità specializzata nella lotta contro il fenomeno degli incontri truccati che funga da piattaforma per le comunicazioni e la cooperazione con le principali parti interessate in vista di ulteriori indagini e del deferimento alle autorità giudiziarie”.

A livello europeo, la Commissione, dovrebbe favorire la cooperazione tra gli Stati “per identificare e contrastare gli operatori del settore del gioco d’azzardo online implicati” nel match fixing. In più parti nel testo si sottolinea l’importanza di “cooperazione e scambio di informazioni tra gli Stati membri”, ma si chiede una maggior collaborazione tra Europol ed Eurojust “al fine di contrastare le attività criminali legate al gioco d’azzardo online transfrontaliero”.

Le organizzazioni sportive vengono invece invitate a elaborare un codice di condotta che “vieti chiaramente la manipolazione degli incontri sportivi”, proibisca a atleti e staff “di scommettere sui propri incontri e preveda un obbligo di segnalazione (…) corredato di un adeguato meccanismo di protezione degli informatori”.

Le organizzazioni sportive vengono invece invitate a elaborare un codice di condotta che “vieti chiaramente la manipolazione degli incontri sportivi”, proibisca a atleti e staff “di scommettere sui propri incontri e preveda un obbligo di segnalazione (…) corredato di un adeguato meccanismo di protezione degli informatori”. Grande attenzione infine anche alle campagne di sensibilizzazione, su cui dovrebbero investire oltre alle federazioni sportive anche gli Stati membri e la Commissione.

 
Giochi e criminalità, Parlamento Europeo: “Necessario migliorare l’Europol e creare una Procura europea”

 
“Una proposta legislativa su Europol, al fine di migliorarne l’efficienza ed efficacia operativa nella lotta contro i reati gravi e la criminalità organizzata”; la creazione “di una Procura europea” – dotata “una struttura agile e snella, con funzioni di coordinamento e di impulso delle autorità nazionali ” – per indagare e contrastare “i reati che ledono gli interessi finanziari dell’Unione e i reati gravi di natura transfrontaliera”; fare in modo che Eurojust continui a occuparsi di reati come ” terrorismo, tratta degli esseri umani e sfruttamento sessuale delle donne e dei minori, traffico illecito di stupefacenti, traffico illecito di armi, riciclaggio di denaro, corruzione, contraffazione di mezzi di pagamento, criminalità informatica e criminalità organizzata” e “ove occorresse, dei reati aventi natura complementare rispetto all’attuazione delle politiche dell’Unione”. Sono le raccomandazioni finali – che non hanno come specifico riferimento il gioco, ma che riguardano in generale il contrasto della criminalità organizzata – che il Parlamento Europeo formula nella relazione intermedia prevista dalla Risoluzione dell’11 giugno 2013 sulla criminalità organizzata, la corruzione e il riciclaggio di denaro. gr/AGIMEG