Giochi, Delega Fiscale: Le limitazioni dei Comuni devono tenere conto delle aspettative di un sufficiente margine di guadagno per i concessionari

Confermata “la riserva statale per l’esercizio dei giochi pubblici, affidate al Ministero dell’economia e delle Finanze, che le esercita mediante l’Agenzia dei Monopoli”.  “Nell’esercizio delle loro potestà normative e amministrative le Regioni e i Comuni conformano i rispettivi ordinamenti alle disposizione del presente decreto che costituiscono disposizioni di coordinamento nazionale in materia di gioco, astenendosi dall’introdurre misure o assumere azioni idonee a vanificare l’unitarietà del quadro regolatori nazionale di fonte primaria in materia di giochi.
Questi i temi contenuti nella bozza di Decreto Legislativo Delega Fiscale  che Agimeg ha potuto visionare. In particolare le misure adottate dai comuni “non possono risolversi in forme di sostanziale espropriazione senza indennizzo di valori patrimoniali. Le misure adottate non possono risolversi in sostanziale espulsione dal territorio, non possono riguardare i concorsi Lotto, Lotterie, Gratta e vinci e concorsi sportivi e ippici, la distanza dai luoghi sensibili riguarda esclusivamente luoghi di culto di istruzione. La limitazione degli orari deve tenere conto delle esigenze commerciali proprie dell’offerta e deve comunque garantire un bacino di utenza sufficiente in proporzione agli investimenti effettuati dai concessionari e alle aspettative di un sufficiente margine di guadagno. L’insieme delle eventuali limitazioni devono essere rese note entro sei mesi dall’entrata in vigore delle Delega e  sottoposte ad intesa con cadenza annuale nella Conferenza Stato-città. cz/AGIMEG