Giochi, ddl cittadinanza economica: ok da comm. Finanze Senato, eliminato riferimento a ludopatia

“Prevedere la realizzazione di programmi rivolti ad adulti vulnerabili, ovvero alle fasce di cittadini più poveri, alle vittime di usura e di deprivazione affettiva, ai cittadini che sono inseriti all’interno di programmi di sostegno pubblico al reddito e socio-sanitario,  con finalità e modalità specifiche, da sviluppare anche mediante educatori che operano in qualità di assistenti sociali o volontari impegnati nelle reti di supporto. Tali programmi sono orientati alla gestione dei consumi, dei debiti e  del risparmio. I risultati sono monitorati e costituiranno prassi di riferimento per ulteriori buone pratiche. In tutti i casi, le risorse che erogheranno programmi educativi, di norma rivolti al singolo cittadino, dovranno avere formazione specifica e disporre di strumenti professionali per svolgere un ruolo tanto delicato con professionalità e metodo”. Con questa osservazione la commissione Finanze del Senato esprime parere favorevole al disegno di legge recante Norme per l’educazione alla cittadinanza economica. Durante l’ultima seduta il senatore Susta (Pd), designato relatore al testo, su suggerimento del senatore Vacciano (Misto), “elimina il riferimento alle ludopatie contenuto nell’osservazione relativa all’articolo 3, in quanto introduce un tema sostanzialmente estraneo alla materia oggetto del disegno di legge in esame”. Il provvedimento – all’esame della commissione Istruzione di Palazzo Madama – all’articolo 3 prevede infatti che “il ministro del Lavoro, sentite le direzioni regionali e previa intesa in sede di Conferenza unificata, individui gli ambiti territoriali e definisca le modalità e i tempi di armonizzazione per l’attivazione di una sperimentazione, in favore delle fasce deboli altrimenti escluse dal mercato del lavoro, consistente in un programma educativo di cittadinanza economica” rivolto alle fasce più deboli, per ridurre “gli elementi di vulnerabilità alle truffe e ai comportamenti economicamente rischiosi”. Gli obiettivi riguardano anche “i rischi di ludopatia”. Quanto alle disposizioni finanziarie, “ai sensi dell’articolo 4, comma 3, agli oneri derivanti dalle attività del Comitato tecnico-scientifico di cui all’articolo 1 e dei gruppi di ricerca di cui agli articoli 2 e 3 si provvede mediante destinazione ai Ministeri rispettivamente interessati di un ammontare annuo pari allo 0,1 per cento dei proventi delle convenzioni di concessioni in essere in materia di giochi pubblici”. dar/AGIMEG