Giochi, Curcio (Sapar): “Giusto intervenire sul settore ma non soltanto per favorire le solite lobby”

“E’ giusto regolamentare il settore, ma ci sono altre forme di gioco anche più pericolose delle macchinette”. E’ quanto ha affermato nel suo intervento il presidente Sapar, Raffaele Curcio, durante un incontro a Mestre promosso dall’associazione, intitolato ‘Gioco legale: Parliamone a carte scoperte’. Curcio ha chiesto una “risoluzione organica che tenga conto di tutte le realtà coinvolte. Si tenta di scardinare un settore con 5mila aziende e 150mila addetti per dare il gioco in mano a poche lobby, senza risolvere il problema. Vedo tanta ipocrisia che fa dell’apparecchio da gioco un capro espiatorio”. Per quanto riguarda i casi di ludopatia, Curcio ha ricordato che studi accreditati dimostrano come gli apparecchi abbiano “un’incidenza più bassa” rispetto ad altre tipologie di gioco. Sullo stesso tema, lo psichiatra Paolo Crepet ha sollevato il problema della raccolta dei dati, sostenendo che “servono coordinate specifiche per determinare e definire un’epidemia, non si possono dare numeri ipotetici”. Dal canto suo, il presidente della commissione Bilancio del comune di Treviso, Sossio Vitale, ha rilevato che “noi possediamo solo i dati delle usl che ci dicono chi, su base volontaria, si sottopone alle cure. Personalmente penso che non si possa evitare il gioco perché il gioco esiste da sempre ma, come amministratore, sono tenuto a regolamentare”. L’assessore ai Servizi sociali della Regione Veneto, Manuela Lanzarin ha poi aggiunto che “negli anni le Regioni hanno legiferato e l’intento è creare linee guida il più possibili uniformi”. dar/AGIMEG