Il Consiglio di Stato ha respinto l’appello di una sala contro l’ordinanza cautelare del T.A.R, concernente disciplina degli orari di apertura ed esercizio delle sale giochi e di utilizzo degli apparecchi di intrattenimento e svago con vincite in denaro. Nelle motivazioni si legge che “nel bilanciamento dei contrapposti interessi è recessivo quello economico, ristorabile per equivalente, paventato dall’appellante rispetto alla tutela dell’interesse generale alla salute pubblica, evidentemente non tutelabile pienamente con modalità alternative alla tutela in forma specifica”.