Giochi, Cavalli (Scico): “Rete illegale consentiva vincite più alte, conti ricaricati direttamente nelle rivendite o tramite bonifici su conti esteri”

“Luigi Tancredi aveva una societa” legale, ma poi aveva perso la concessione. Nel tempo aveva avviato l’attivita’ parallela servendosi di server a Tampa, in Florida”. Così Alessandro Cavalli, vice comandante operativo dello Scico, il Servizio  Centrale  Investigazione  Criminalità  Organizzata  della Guardia  di  Finanza, commenta l’operazione Imitation game. “Questi siti consentivano vincite più alte dei siti autorizzati. I conti venivano ricaricati direttamente nelle rivendite, o anche tramite bonifici su conti esteri, movimenti questi ultimi che consentivano di aggirare i controlli sul riciclaggio. Spesso l’organizzazione concedeva ai giocatori dei prestiti che poi riscuoteva con pratiche intimidatorie, di qui l’accusa di riciclaggio”. rg/AGIMEG