Giochi: Capezzone (FI), lettera aperta a Renzi su Delega Fiscale. “Rendere noto l’elenco dei decreti che il Governo intende varare”

“Le chiedo di rendere noto l’elenco dei decreti che il Suo Governo intende varare: sarebbe infatti un grave errore se il Governo pensasse di selezionare solo alcuni temi, rinunciando all’intero elenco delle questioni poste nella delega. La invito a indicare un cronoprogramma preciso. Non c’è motivo di attendere fino al 20 febbraio (perché perdere altri 40 giorni per fare o non fare alcune correzioni?), né si può pensare, poi, all’ultimo momento, di intasare la Commissione con più decreti, rendendone più difficile un esame accurato e minuzioso. Per questo, Le chiedo di far sapere alla Commissione e al Parlamento se il Governo intenda avvalersi delle proposte di proroga della delega che sono state presentate, da me per primo, e poi da colleghi di altri Gruppi, affinché un serio lavoro parlamentare non venga sciupato”. E’ uno dei passaggi contenuti in una lettera aperta al Premier Renzi da parte del presidente della Commissione Finanze della Camera, Daniele Capezzone, relatore al momento dell’esame della Delega Fiscale, approvata quasi un anno fa e ancora in attesa di alcuni decreti attuativi, tra i quali quelli previsti dall’articolo 14, che riscrivono l’intera disciplina dei giochi pubblici. Capezzone chiede ancora a Renzi di “riprendere il meccanismo informale ma di grande buon senso, che era stato politicamente accettato dal Suo Governo e che era stato rispettato per i primi tre decreti, fornendo così a tutti garanzie di assoluta trasparenza, della consultazione preventiva delle Commissioni Finanze di Senato e Camera, venuta meno in occasione del quarto decreto. La migliore garanzia per tutti, sul piano metodologico, è che  l’intero iter sia “visibile” e “tracciabile”: c’è la legge delega come binario certo; poi il Governo espone informalmente alle Commissioni i punti che intende affrontare materia per materia; poi il Governo vara lo schema di decreto; poi, come la legge prevede, ci sono i pareri delle Commissioni; e infine c’è il varo finale del decreto da parte dell’Esecutivo”, scrive Capezzone. im/AGIMEG