Giochi, Camera: no a nuove slot e vlt per i prossimi 5 anni. Gli emendamenti approvati ieri in XII Commissione al ddl ludopatie

La Commissione Affari sociali della Camera ha proseguito ieri l’esame del testo contenente Disposizioni per la prevenzione, la cura e la riabilitazione della dipendenza da gioco d’azzardo patologico, approvando diversi emendamenti agli articoli 3 e 4 del testo. Tre le proposte di modifica di maggiore rilievo prima fra tutte quella dell’onorevole Marcello Taglialatela (Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale) che pone una moratoria di 5 anni sull’istallazione di nuove slot.  “A decorrere dalla data dell’entrata in vigore della presente legge” recita il testo, “e per un periodo di cinque anni non è consentita l’attività di nuovi apparecchi di videolottery o slot machines a valere sulle concessioni già in essere”. Approvata inoltre la nuova formulazione di un emendamento presentato dall’on. Anna Margherita Miotto (PD) in base al quale -nelle more dell’attuazione del decreto Balduzzi – “il Ministro della salute con decreto di natura regolamentare, previa intesa della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome, adotta un Piano nazionale per garantire le prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette da GAP”. Infine, approvata la proposta di modifica presentata dall’on. Teresa Piccione (PD) e altri che prevede la creazione di una sezione dedicata al gioco d’azzardo patologico sul sito del Ministero della Salute. L’emendamento infatti dispone che  “Al fine di garantire il sostegno e l’aiuto alle famiglie dei soggetti affetti da GAP, nell’ambito del sito istituzionale del Ministero della salute, è dedicata una specifica sezione per fornire indicazioni sul trattamento della patologia, sulle strutture a cui rivolgersi nella zona di residenza e sulle reti di servizi pubblici e progetti di piani di zona di cui alla legge n. 328 del 2004, nonché per fornire informazioni inerenti agli aspetti legali ed economici relativi alle perdite, ai debiti accumulati e alla possibilità di usufruire dell’amministrazione di sostegno”. rg/AGIMEG