Giochi, Binetti (Ap): “Il governo non sembra aver alcun interesse a ridurre il gettito fiscale da azzardo, qualunque siano le conseguenze”

“Chissa’ se qualcuno nel governo ricorda ancora lo stop alla pubblicita’ del gioco d’azzardo approvato con la legge di stabilita’ dello scorso anno. Doveva rappresentare un deterrente efficace per tenere le persone lontane dall’eccesso di gioco ed evitare in questo modo che contraessero una vera e propria dipendenza grave dal gioco d’azzardo: Gap. Una sorta di giustificazione per spiegare perche’ mai non si riuscisse a portare in aula una legge per la prevenzione della dipendenza da gioco d’azzardo e per il recupero dei giocatori che ne sono affetti e che tante conseguenze negative ha nella loro vita, nella vita di famiglia e nel loro ambiente di lavoro”. Lo dice l’onorevole Paola Binetti di Area popolare, da anni impegnata nella lotta contro la dipendenza da gioco d’azzardo. “I dati di oggi, con una concretezza senza commenti- sottolinea- ci danno conferma di quanto poco sia stata applicata quella norma. Per la semplice ragione che il governo non sembra aver alcun interesse a ridurre il gettito fiscale da azzardo, qualunque siano le conseguenze. E quindi quanto poco il governo abbia vigilato perche’ venisse applicata una di quelle pochissime misure che dovrebbero tenere a freno il mercato dell’azzardo. Il comparto dei giochi d’azzardo, incluso nella categoria tempo libero, che rappresenta una porzione del 2,8% dell’intero mercato pubblicitario, segna oggi una crescita tra gennaio e maggio del 15,3%. La categoria tempo libero include, infatti, le pubblicita’ legate ai giochi d’azzardo, tra i quali rientrano i concorsi pronostici, le scommesse, il gioco online e il poker, le lotterie nazionali e i Gratta& Vinci”. “Parole in liberta’ quindi quelle della legge di stabilita’ dello scorso anno- continua Binetti- una sorta di contentino nel dibattito parlamentare, ma nessuna vera intenzione di mettere in pratica una misura che potrebbe intaccare il tesoretto del Tesoro. L’unica realta’ che sembra aver davvero valore agli occhi del Mef”. La parlamentare di Ap osserva che “non a caso molte interrogazioni che in questi mesi ho rivolto al ministro dell’economia su questo aspetto concreto della pubblicita’ del gioco d’azzardo non hanno avuto alcuna risposta. Oggi- conclude- la conferma dei dati mi obbliga a presentare una ulteriore interrogazione che, ormai ne sono certa, cadra’ in sacco vuoto, perche’ l’obiettivo unico del governo in questo campo e’ fare cassa, quindi continueranno a crescere le persone che presentano una vera e propria sindrome di Gap. Un ennesimo segno di fallimento di Stato”. cdn/AGIMEG