Giochi, Angelozzi (Pres. Acadi): “Settore apparecchi paga eccesso di offerta, disallineamento tra Stato ed Enti locali e instabilità del quadro normativo”

“Il settore degli apparecchi rappresenta la metà della raccolta dei giochi e dà lavoro a 250 mila persone. Le aziende al loro interno hanno investito 4,5 miliardi di euro negli ultimi cinque anni. Il settore oggi è nel momento più complesso della sua storia. C’è un eccesso di offerta, un disallineamento tra Stato e enti locali, ludopatia e instabilità del quadro normativo”. E’ quanto ha dichiarato Gugliemo Angelozzi (Pres. Acadi), nel corso del Seminario istituzionale sulle tematiche relative al settore dei giochi pubblici presso la VI Commissione Finanze della Camera dei Deputati. “Su questi punti Acadi ha posizione chiara da tempo: siamo disponibili a diminuzione certa di apparecchi, con un’evoluzione tecnologica che consenta maggiore controllo delle macchine. Gli enti locali sono intervenuti all’interno di un vuoto normativo per rispondere a un eccesso di offerta, evidenziando un problema politico, pero’ va detto che gli strumenti tecnici sono stati controproducenti o inefficaci. Secondo i dati della Gdf si è avuta una espulsione del gioco lecito lasciando spazio al gioco illecito. Servono inoltre investimenti in materia di prevenzione alle dipendenze di gioco”. Angelozzi punta poi il dito sulla tassa da 500 milioni che grava sul settore: “L’aliquota fiscale applicata alle Vlt è del 53% superiore rispetto a quanto stabilito al momento dell’investimento. Auspico una ridefinizione del carico fiscale e strumenti tecnici più efficaci di quelli utilizzati finora”, ha concluso il presidente di Acadi. cr/AGIMEG