Giochi, alla Camera pdl Consiglio Reg. Veneto su ludopatia: nel testo stop totale pubblicità e inserimento patologia nei LEA. Copertura da meno risorse a comparto difesa territorio

Divieto totale di pubblicità sulla rete sia fisica sia online, pena una sanzione dai 50mila ai 500mila euro; inserimento della ludopatia nei livelli essenziali di assistenza (LEA), i cui disturbi e le cui complicanze saranno a carico del Fondo sanitario nazionale e del Fondo per
le politiche sociali. Sono alcune delle misure contenute nella proposta di legge presentata alla Camera dal Consiglio regionale del Veneto recante Disposizioni per il divieto del gioco d’azzardo e per la prevenzione della diffusione del rischio legato al gioco d’azzardo nonché per la cura e la riabilitazione dei soggetti affetti da ludopatia. Nel provvedimento – il cui testo è stato appena ufficializzato da Montecitorio – si esplicita che “sono giochi d’azzardo vietati quelli nei quali ricorre il fine di lucro, quelli in cui sono previste puntate di denaro e quelli nei quali la vincita o la perdita sono interamente o quasi interamente aleatorie. Tale divieto non si applica ai giochi d’azzardo gestiti dallo Stato, compresi le lotterie, nelle loro varie forme, le scommesse sugli eventi sportivi e il lotto, fatta eccezione per il lotto istantaneo” e si introduce un nuovo articolo, il 643-bis, nel Codice penale: “chiunque, in qualsiasi forma e luogo, promuove, agevola o detiene un gioco d’azzardo vietato a norma di legge è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa fino a euro 300.000. Le pene sono aumentate fino al doppio se sono presenti minorenni e in caso di utilizzo di animali”. La proposta di legge, assegnata alle commissioni Finanze e Affari sociali, si compone di 8 articoli. Sulla copertura del testo, all’articolo 8 si spiega che “le minori entrate a valere sul titolo 1 «Entrate tributarie» del bilancio pluriennale 2016-2018, quantificate in euro 4.500.000.000 per l’esercizio 2017, sono compensate nel medesimo esercizio riducendo: a) di euro 300.000.000 l’autorizzazione di spesa del programma 5.2 e di euro 100.000.000 l’autorizzazione di spesa di ciascuno dei programmi 5.3 e 5.4, afferenti alla missione 5 «Difesa e sicurezza del territorio»; b) di euro 1.500.000.000 l’autorizzazione di spesa del programma 11.5, afferente alla missione 11 «Competitività e sviluppo delle imprese»; c) di euro 250.000.000 l’autorizzazione di spesa del programma 2.2, afferente alla missione 2 «Amministrazione generale e supporto alla rappresentanza generale di governo e dello Stato sul territorio»; d) di euro 1.250.000.000 l’autorizzazione di spesa del programma 33.1 e di euro 1.000.000.000 l’autorizzazione di spesa del programma 33.2, afferenti alla missione 33 «Fondi da ripartire»”. dar/AGIMEG