Giochi, Viminale presenta relazione al Parlamento: “Nel 2014 criminalità organizzata attratta dal settore. Mafia cinese interessata all’azzardo”

“Non sfuggono all’attenzione dell’organizzazione nemmeno i settori dei giochi legali ed illegali. La genetica capacità di risposta e di adattamento delle diverse consorterie mafiose, abili nel riconfigurarsi per conseguire i propri intenti criminali, è documentata anche a fronte delle molteplici azioni repressive intraprese negli ultimi anni. Rappresenta, pertanto, il profilo più pervasivo della minaccia”. Inizia così la relazione al Parlamento sulle attività delle Forze di Polizia, sullo stato dell’ordine e della sicurezza pubblica e sulla criminalità organizzata relativa al 2014 e presentata dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano. Analizzando l’attività delle associazioni criminali per Regione, emerge che “con riguardo alla Camorra casertana, l’indebolimento degli storici clan Schiavone, Bidognetti, Zagaria e Iovine, un tempo saldamente riuniti nel cartello dei Casalesi, ha comportato l’assunzione di un maggiore controllo degli illeciti da parte di gruppi locali che, pur avendo autonomia operativa sul territorio, rimangono promanazioni di quelle famiglie. Tuttavia, la perdurante compattezza del contesto criminale è confermata dall’assenza di scontri tra gruppi. La criminalità casalese, infatti, mostra costanti capacità rigenerative, che ne garantiscono l’operatività nei settori privilegiati, ovvero nelle estorsioni, nel gioco d’azzardo e nell’accaparramento degli appalti pubblici”. In Puglia, invece, “i settori criminali privilegiati sono quelli degli stupefacenti e delle estorsioni, ma nuove fonti di guadagno sono state individuate nella gestione delle slot machine e del gioco d’azzardo”. La relazione si focalizza poi sulla criminalità di matrice cinopopolare, mettendo in luce che ” le ‘Bande giovanili’, di cui numerose rivestono carattere di “gang” e spesso interessati da frizioni tese ad imporre l’egemonia territoriale, tendono all’assoggettamento del tessuto imprenditoriale e delle comunità locali di propri connazionali, non disdegnando il ricorso alla violenza. La fluidità organizzativa facilita l’ampliamento dei loro interessi, che si estendono dal traffico e dallo spaccio di droga, allo sfruttamento della prostituzione, al gioco d’azzardo ed alla gestione di bische clandestine. L’operatività viene registrata principalmente in Lombardia ed in Toscana. La passione dei cinesi per il gioco favorisce, ad opera di loro connazionali, episodi di prestiti usurari (con collaterali attività illecite per il recupero del relativo credito)”. dar/AGIMEG