Germania, per il Ministro degli Interni dell’Assia il “Trattato sul gioco è giunto a un punto morto”

Germania. “Questi tre anni di transizione sono sufficienti per affermare che il sistema per l’affidamento delle licenze, e lo stesso Trattato federale sul gioco, debbano essere cambiati”. A affermarlo è stato Peter Beuth, Ministro degli Interni dell’Assia, il cui dicastero è stato incaricato di svolgere la procedura per l’assegnazione delle 20 licenze per le scommesse online. Scrivendo al Frankfurter Allgemeine Zeitung, Beuth ha ricordato che 80 operatori – che complessivamente controllavano 100 siti di gioco – avevano fatto domanda per ottenere la licenza, 39 stanno già pagando le tasse sulle attività condotte in Germania sebbene la normativa non sia ancora pienamente applicata. Ma secondo Beuth, il Trattato “è giunto a un punto morto”: e spiega che “gli obiettivi della normativa – il contrasto delle dipendenze, la protezione dei minori, la lotta al mercato illegale – non sono criticabili. Ma nessuno può dimostrare in maniera inequivocabile che questi obiettivi possano essere raggiunti assegnando 20 licenze”. E il Ministro degli Interni dell’Assia chiede “una revisione urgente” della normativa: “Serve una soluzione qualitativa, non quantitativa, del processo di assegnazione”. In pratica, secondo il Ministro, tutti i soggetti in grado di assicurare il raggiungimento degli obiettivi dovrebbero ottenere la licenza. lp/AGIMEG