Germania: gioca su sito illegale, confiscati 63 mila euro dal Tribunale di Monaco

Emessa da un Tribunale di Monaco di Baviera una sentenza che potrebbe rivelarsi addirittura storica rispetto al mercato dell’Igaming  tedesco. Nella sentenza si stabilisce che i giocatori che utilizzano siti di gioco senza licenza possono essere perseguiti dalla giustizia e multati. Il Tribunale ha, inoltre, stabilito che l’articolo 285 del codice penale tedesco può essere interpretato nel senso che nessun individuo può essere coinvolto nel gioco d’azzardo pubblico illegale. La sentenza riguarda in particolare un ragazzo di 25 anni al quale sono stati confiscati 63 mila euro ed è stato obbligato a pagare una multa di 2.100 euro. Tra luglio e agosto del 2011 sul conto gioco del ragazzo, aperto su un sito che non aveva l’approvazione per operare in Germania sono stati trasferiti 201.500 mila euro giocando a balckjack, tra il marzo e l’agosto dello stesso anno uomo ha spostato 65 mila euro dal suo conto bancario ad un servizio di pagamento on line ed infine 55 mila euro sono stati spostati nel corso del 2011 dal suo account.

Le argomentazioni sottoposte alla corte con le quali si dichiarava che l’uomo non pensava si trattasse di un sito illegale, in quanto sponsorizzato da un tennista importante come Boris Becker e da squadre di calcio come il Bayern Monaco, sono state respinte. Il Tribunale ha dichiarato che era responsabilità personale del ragazzo riconoscere e valutare il sito in questione visto che ne aveva accettate le condizioni e i termini del contratto.

“La Corte europea ha stabilito che, nel caso specifico del gioco d’azzardo, le autorità pubbliche hanno un grado di controllo supplementare nella determinazione delle esigenze derivanti dalla tutela dei consumatori e l’ordine sociale, e che spetta a ciascuno Stato membro di valutare se sia necessario vietare le attività di gioco e scommesse, in tutto o in parte, o se sia sufficiente a limitare e controllare”, ha spiegato il giudice. La Corte ha osservato che la Commissione europea ha stabilito che le restrizioni sul gioco d’azzardo per motivi di rilevante interesse pubblico sono giustificate, e ha detto che le autorità avevano esercitato il loro diritto ai sensi della sezione quattro del Trattato di Stato sul gioco d’azzardo per limitare l’attività relative allo stesso. mdc/AGIMEG