Francia: dal 2000 al 2012 +76% di spesa per il gioco

Secondo i dati pubblicati dall’Institut national de la statistique et des études économique, in Francia l’attrazione per il gioco ha continuato a crescere fino al 2004-2006 ( 0,9% dei consumi delle famiglie ) mentre nell’ultimo periodo ha iniziato a contrarsi ( 0,8% nel 2012). Tra il 2000 e il 2012, gli importi scommessi sono cresciuti del 76% per un valore pari a 46,2 milioni di euro nel 2012. Nello stesso periodo, la spesa dai giocatori, al netto delle plusvalenze, è aumentata del 48% da 6,4 a  9,5 milioni di euro. Prima del 2010, l’industria del gioco era organizzata intorno a tre aree principali:  la Française des Jeux (FDJ), Pari Mutuel Urbain ( PMU) e casinò. L’attività della FDJ e della PMU è stata molto attiva tra il 2000 e il 2012, mentre il casinò ha perso il suo appeal a partire dal 2007.
E’ possibile giocare legalmente on line a partire da giugno 2010, ma gli equilibri del settore e la gerarchia dei giochi non sono cambiati: nel 2012 i giochi online rappresentano solo il 7 % del mercato. Dopo un inizio molto promettente, la loro crescita è diventata lenta. I prelievi obbligatori rappresentano l’11% delle scommesse. La redditività netta è generalmente del 14% , ma riflette situazioni molto diverse tra operatori :  il 34% è per la PMU, mentre i giochi online non sono ancora redditizie. Un giocatore in media punta circa 2.000 euro all’anno, ovvero un costo di 400 euro, al netto delle vincite cz/AGIMEG