Fanelli (dir. centrale ADM), “Difenderemo il sistema concessorio anche davanti all’Europa”

Il sistema concessorio scricchiola, ma l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli pensa che non sia destinato a crollare. “Assolutamente non è sul tavolo l’opzione di lasciare il sistema concessorio – nel caso delle scommesse – per passare a uno di licenze”. Lo dice a Agimeg Roberto Fanelli, a capo della Direzione Centrale accertamento e riscossione dell’ADM. “Andremo alla Corte di Giustizia a spiegare che della giurisprudenza comunitaria si è abusato. Cercheremo di aggiustare la giurisprudenza comunitaria. Del resto la CGE ha più volte legittimato il sistema concessorio, ma qualcuno ha trovato degli spazi per fare breccia. Torniamo volentieri di fronte al giudice comunitario per far capire qual è la posizione italiana”. Il riferimento è al rinvio disposto dal Consiglio di Stato lo scorso agosto, sulla durata delle 2mila nuove concessioni. Per la sentenza ci vorranno presumibilmente un paio di anni. Riguardo alle richieste avanzate da Francesco Ginestra, presidente di Agisco, sul’abbattimento degli oneri concessori e del prelievo fiscale per le agenzie regolari, presentate nel corso della tavola rotonda che si è tenuta a Roma, Fanelli ha dichiarato: “non sono questioni di competenza dei Monopoli”. Nell’immediato, l’Agenzia pensa di spingere sui controlli. Fanelli, pur riconoscendo che questo strumento abbia risultati contenuti, sottolinea che sono stati effettuati “nel giro di un anno mille tra controlli e accertamenti sulle agenzie paralleli. Sostanzialmente abbiamo sottoposto a verifica circa un quinto, o un sesto della rete parallela, e stiamo andando avanti”. Non un numero elevatissimo, ma “meglio fare mille controlli bene, che duemila in modo approssimativo. E’ un lavoro ingente che richiede diverso tempo: ai controlli seguono gli accertamenti, e poi la verifica della Commissione tributaria provinciale”. gr/AGIMEG