Dl Salva-Roma: De Biasi (Pd), “Comuni devono poter decidere dove collocare le sale da gioco”

“Il tema è di grande serietà. È evidente che il Governo ha un ritardo molto serio su questo punto, dovuto sicuramente alla mancanza di un piano governativo: si affida a leggi del Parlamento che sono ancora in discussione, appena incardinate”. Lo ha detto, interevendo in Aula nel corso della discussione del decreto salva-Roma, la senatrice del Pd e presidente della Commissione Sanità Emilia Grazia De Biasi, aggiungendo che “c’è un problema gravissimo su cui con l’ordine del giorno si pone un parziale rimedio (però credo si debba accelerare sulla questione), rispetto al ruolo dei Comuni e inevitabilmente delle Regioni, perché le Regioni stanno legiferando sulla materia, a mio avviso in modo serio, indipendentemente dagli orientamenti e dai Governi. Trovo sacrosanto che sia un Comune a decidere dove si possono collocare le sale da e i punti gioco. Lo dico partendo dalla mia esperienza: a Milano ne ho attorno ben sette, e ciò vuole dire che non c’è più possesso del territorio da parte dei cittadini. Su questo, mi permetta, Sottosegretario: i Monopoli di Stato qualcosa deve dire perché non si può continuare a rilanciare la palla esclusivamente ai Comuni o alle Regioni; i Monopoli di Stato si devono fare carico di questo tema”. Rivolgendosi al sottosegretario Giorgetti, De Biasi ha spiegato di “essere tra i pochi che con lei hanno incontrato tutti i soggetti del gioco, che si sono detti disponibili ad un lavoro serio per investire una parte dei ricavi nella cura delle dipendenze da gioco. Questa non è la tutela dei deboli, ma una forma di risarcimento sociale di un problema. Allora, mi permetta, Sottosegretario, non capisco anzitutto per quale motivo in occasione dell’esame della legge di stabilità l’emendamento sulla materia è stato bocciato e non capisco perché anche in questo caso si proceda in questo modo: c’era tutta la possibilità di destinare almeno una quota significativa ai servizi che servono a curare la dipendenza da gioco patologico, perché siamo l’unico Paese in Europa che non ha una legislazione in materia. Infatti, voglio ancora ricordare che per, l’ennesima volta, Balduzzi ha presentato un disegno di legge senza copertura. Sarà bene che a questo ci pensiamo, perché c’è il tema del gioco on line per cui è inutile che ci esercitiamo quando parliamo del diritto d’autore e non ci esercitiamo quando pensiamo ai minori che hanno ancora possibilità di accedere liberamente alla delinquenza del gioco on line non controllato, perché lì sì che si annida la delinquenza. Allora, signor Sottosegretario, apprezzo il fatto che lei abbia fatto una panoramica generale; so anche, per esempio, che Confindustria giochi e altri soggetti sono disponibili ad un tavolo per inserire quote significative dei ricavi non solo ed esclusivamente nella generalità dell’erario ma con una precisa finalizzazione. Lo dico perché la salute è un punto importante della legalità, non è una parte accessoria. Infine, mi permetto di dire con altrettanta franchezza ai colleghi del Movimento 5 Stelle che il tema è molto serio e non è risolvibile con gli slogan, perché se fosse risolvibile con gli slogan lo avremmo già risolto”. lp/AGIMEG