Diretta Agimeg, la filiera ippica: “Aspettiamo fino al 30 giugno poi sarà stato di agitazione, il settore rischia il default”

“La riunione con il direttore del Mipaaf Emilio Gatto non ha portato le risposte che ci aspettavamo, l’unica persona che ce le puo’ dare è sottosegretario Castiglione, ma non lo potremmo incontrare prima del 30 giugno”. Un po’ alla volta, escono dagli uffici del Mipaaf i 25 tra proprietari di cavalli, gestori di ippodromi, allevatori e vari rappresentanti della filiera che hanno discusso questa mattina su una soluzione per l’ippica. “La coperta è corta” fanno sapere tra commenti non proprio felici i manifestanti presenti da questa mattina alle 11 davanti al Ministero. “Abbiamo fatto una chiara domanda al Mipaaf, l’ippica è morta? Si sono presi altri sette giorni per dare una risposta. Cercheremo di aspettare, ma attendiamo che arrivino le risorse garantite, in caso contrario saremo in stato di agitazione”. Altri parlano addirittura di “default” di tutto il settore. Terminato l’incontro, c’è meno diplomazia nei commenti dei manifestanti, che sembrano uniti nell’idea di bloccare le corse da subito. “I soldi per la benzina sono finiti da un bel po’” commenta ad Agimeg un guidatore. Piazza agitata, quindi, e c’è chi guarda alla Francia e all’Inghilterra, dove l’ippica vive una situazione ben più rosea, come le uniche vere soluzioni. “Mio figlio è già partito verso la Francia – commenta un manifestante – perché in Italia l’ippica non ha futuro”. cz/AGIMEG